Nell’anniversario dell’associazione per sordociechi Completato il Centro di Modena.
MILANO – La Lega del Filo d’Oro spegne 47 candeline. L’associazione fondata a Osimo in provincia di Ancona nel 1964 e diventata un punto di riferimento per l’assistenza, la riabilitazione e il reinserimento delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che, secondo uno studio europeo, solo in Italia sono fra tremila e undicimila.Tra i traguardi raggiunti nel 2011 c’è stato il completamento del Centro di Modena, costituito da tre edifici su una superficie di 11 mila metri quadrati: uno per le attività diurne, gli ambulatori e gli uffici e due per le residenze degli ospiti sordociechi. A regime è in grado di ospitare 24 utenti a tempo pieno più altri a degenza diurna.
AUGURI DAL TESTIMONIAL – Per l’anniversario, Renzo Arbore, testimonial dell’Associazione da oltre 25 anni ha voluto fare un augurio particolare: «Non posso far altro che ringraziare tutti coloro che esprimono la loro solidarietà e che collaborano alla fortuna della Lega del Filo d’Oro, un’istituzione straordinaria che grazie ai sostenitori, agli operatori, ai volontari e ai collaboratori si è esteso ormai in diverse regioni d’Italia. Io sono testimonial da tanti anni e l’ho accettato di buon grado avendo come ragione sociale la comunicazione, comunicazione che manca ai nostri amici».
IL FUTURO – Quali sono i piani dell’associazione? «Tra i progetti futuri – sottolinea Rossano Bartoli, segretario generale della Lega – la costruzione della nuova sede del Centro di Osimo così da poter accorpare tutte le attività ora dislocate in ben 15 edifici del territorio comunale e incrementare significativamente la capacità operativa per rispondere meglio a tante persone ora in lista d’attesa». Con oltre 450 dipendenti, in crescita rispetto all’anno scorso, tra operatori specializzati, medici, psicologi, assistenti sociali e 400 volontari, la Lega del Filo d’Oro ha sedi a Osimo, Lesmo, Modena, Roma, Napoli, Molfetta e Termini Imerese. «Grazie al supporto di oltre 400mila donatori a livello nazionale – aggiunge Francesco Marchesi, presidente dell’Associazione – l’obiettivo primario dell’associazione resta quello di offrire a utenti e famiglie un servizio sempre più affidabile e di qualità, attuabile attraverso l’apertura di ulteriori sedi in altre regioni, la formazione di operatori qualificati e lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione finalizzata al miglioramento costante delle condizioni di vita dei sordociechi».
LA SORDO CECITÀ – È una combinazione della perdita, totale o parziale, della vista e dell’udito che è di ostacolo o impedisce di svolgere le normali funzioni della vita quotidiana. Quando oltre al deficit visivo o uditivo sono presenti altre minorazioni (motorie, intellettive, danni neurologici, patologie organiche, malformazioni scheletriche, dentali e cardiovascolari, ecc.) si ha la pluriminorazione psicosensoriale. Le cause di queste disabilità sono da ricondurre a infezioni virali contratte nel primo trimestre di gravidanza, a nascite premature o a malattie genetiche e rare.
GLI ALTRI CENTRI – La Lega del Filo d’Oro ne ha aperti quattro. OSIMO (Ancona): È stato il primo, sorto nel 1967. La struttura dispone di 56 posti a tempo pieno e 15 a degenza diurna. LESMO (Monza Brianza) : Inaugurato nel 2005 ospita 42 utenti a tempo pieno, fornisce servizi per i residenti nel Nord Italia. MOLFETTA (Bari): Operativo dal 2007, sorto in un edificio messo a disposizione dalla Regione Puglia. Può ospitare 40 utenti a tempo pieno e 15 a degenza diurna. TERMINI IMERESE (Palermo): Ha una capacità operativa di 24 posti per ricoveri a tempo pieno e 8 a degenza diurna.
di Ruggiero Corcella
Fonte: Corriere.it
28/12/2011