Scuola, libri cartacei addio. Il ministro Profumo: Dal 2014 solo libri di testo digitali o misti

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LA SENTENZA. Altra causa, altra condanna. Il 5 marzo 2012 il Tribunale civile ha condannato Roma Capitale per condotta discriminatoria in tema di accesso ai mezzi di trasporto pubblico, obbligando l’ente comunale a eliminare le barriere architettoniche dalle fermate bus di via dei Cerchi (angolo San Teodoro), passeggiata di Ripetta, piazza Fiume, via Cernaia e via Veneto (angolo via Emilia).
A fare ricorso ai giudici, nel 2009, è stato Gustavo Fraticelli, affetto da tetraparesi spastica e costretto da anni su una sedia a rotelle. Secondo uno studio condotto dall’associazione “Luca Coscioni”, di cui Fraticelli è copresidente, è risultato infatti che nel centro storico di Roma su 460 fermate di bus, solo il 10% è accessibile ai disabili. Il Tribunale ha concesso all’amministrazione un anno di tempo per mettere a norma i marciapiedi oggetto del ricorso ma oggi, a poco più di un mese dalla scadenza del termine, dei cantieri non si vede nemmeno l’ombra.

IL RISARCIMENTO.«Eppure il sindaco Alemanno l’aveva definita una sentenza giusta – ricorda Gustavo Fraticelli – Sembra un comportamento schizofrenico il suo. Tra l’altro non mi sono stati ancora pagati i 5 mila euro che il giudice ha riconosciuto come risarcimento per il danno morale subito. Sono soldi che mi spettano e ho intenzione di devolvere all’associazione Luca Coscioni».
Stupisce che il Comune di Roma si trovi a dover rimediare a prescrizioni che dovrebbero essere acquisite ormai da tempo. L’articolo 27 della legge n.118/1971, ad esempio, spiega chiaramente che «i servizi di trasporto pubblico e, in particolare i tram e le metropolitane, dovranno essere accessibili agli invalidi non deambulanti».
Concetto ribadito anche dalla legge n.41 del 1986 sui piani di abbattimento delle barriere architettoniche. «Roma è fuori legge da oltre 40 anni – precisa Fraticelli – ma non sembra avere intenzione di mettersi in regola».
La popolazione romana è costituita per l’8% di donne incinte o con bambini nei passeggini, per il 20% di anziani e per il 10% di disabili. Solo un terzo usufruisce del trasporto gratuito messo a disposizione dall’amministrazione comunale, a fronte di un costo annuo di 12 milioni di euro.

Fonte: Superabile.it

27/03/2013