Scuola, una guida aiuta i genitori a valutare la sicurezza

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Dall’incontro con il sottosegretario Polillo la rassicurazione che al Senato il Fondo potrà contare su altre risorse. Il ministero chiede dati certi sul numero effettivo di disabili gravissimi in Italia. Il comitato: "Riprendete l’alimentazione"
 
ROMA – Il Fondo per la non autosufficienza sarà raddoppiato: dagli attuali 200 milioni si passa ai 400, la cifra chiesta a gran voce dal comitato "16 novembre", che sospende subito ogni forma di protesta invitando i malati in sciopero della fame a riprendere l’alimentazione. Secondo quanto riferito dallo stesso comitato, la decisione assunta durante l’incontro che la delegazione dei malati di Sla ha avuto stamane con il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo è stata quella di aggiungere altri 200 milioni ai 200 già attualmente previsti dalla legge di stabilità. Polillo ha però chiesto al tempo stesso che siano forniti al ministero i dati relativi all’effettivo numero dei disabili gravi e gravissimi presenti in Italia.
 
A raccogliere tali numeri sarà la Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, il cui presidente, il senatore Ignazio Marino (Pd) ha partecipato all’incontro di stamane. Secondo Marino per raccogliere i dati, in collaborazione con le Asl, dovrebbero essere sufficienti cinque giorni: c’è il tempo dunque perché le cifre raccolte possano essere a disposizione del Senato quando a Palazzo Madama la prossima settimana si dovrà materialmente intervenire per aumentare le risorse per il Fondo non autosufficienza. La discussione alla Camera infatti si è conclusa e oggi arriva il voto di fiducia.
 
Al di là dei numeri che dovranno essere raccolti, comunque, il raddoppio del Fondo – precisa la portavoce del comitato Mariangela Lamanna – "non è vincolato ai dati che emergeranno": "possiamo anticipare in ogni caso che i malati gravissimi in Italia sono almeno 30mila". "Ci riteniamo soddisfatti per il momento – afferma ancora facendo un bilancio dell’intera situazione – e vigileremo affinché tutto questo si concretizzi: nel frattempo invitiamo tutti i disabili che protestano a riprendere l’alimentazione". Erano almeno sessanta, in tutta Italia, i malati che oggi avevano sospeso la loro alimentazione.
 
Marino, al termine dell’incontro, si è detto "profondamente umiliato nel vedere che in un paese civile persone in queste condizioni debbano ricorrere a queste forme di protesta per esprimere i propri bisogni". Quanto al futuro della discussione in Senato, "non potremo evitare di tentare tutte le strade per risolvere il problema".

Fonte: superabile.it

21/11/2012