Il 25% dei ragazzi beve super alcolici, ma senza avere "una percezione netta di ciò che stanno facendo". Indagine della Società italiana di medicina dell’adolescenza su 2 mila studenti di terza media
ROMA – "In Italia circa il 50% dei ragazzi beve alcol nelle varie gradazioni, quindi birra e vino, mentre il 25% beve super alcolici. Ma il dato da sottolineare è anche un altro: come spesso accade quando vengono attivati comportamenti a rischio, questi ragazzi non hanno una percezione netta di ciò che stanno facendo". Lo dice Piernicola Garofalo, presidente Sima (Società Italiana di Medicina dell’adolescenza).
Ma perché i giovani fanno uso di alcol? Per intercettare le cause che determinano questo comportamento, la Sima ha condotto un’indagine a livello nazionale coinvolgendo 2 mila studenti di terza media (1000 maschi e 1000 femmine) con una fascia di età compresa tra i 12-14 anni.
"Abbiamo chiesto ai giovani perché bevono – prosegue Garofalo -, ebbene: il 50% ha candidamente risposto che non sa perché beve, ma che intanto lo fa. Il 25% riesce invece ad individuare nel divertimento una causa plausibile; il 7% lo fa per sentirsi validato dal partner o da una controparte femminile; il 3% per sentirsi grandi".
Insomma, secondo l’indagine condotta dalla Sima la maggior parte dei giovani beve senza avere motivazioni coscienti o razionali. "Ma è ovvio- aggiunge Garofalo- che anche se non hanno la percezione della causa e dell’effetto, sotto si nasconde un disagio". È giusto definire l’alcol un ‘lubrificatore sociale’? "Non direi- risponde il presidente Sima-: il lubrificatore facilita i meccanismi, mentre l’alcol li blocca e fa sì che i giovani separino il vissuto personale da quello contestualizzato. Ecco allora perché molto spesso – conclude – non si rendono conto, ma bevono e basta".
Fonte: Superabile.it
04/03/2014