Sordi italiani e francesi in marcia da Parigi a Milano per la lingua dei segni

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MILANO. Potrebbe finire in Tribunale la vicenda del comune di Zerbolò, in provincia di Pavia, dove il sindaco ha deciso che la sezione comunale della scuola materna è riservata ai bambini "autosufficienti in tutte le loro funzioni fisiologiche". Per l’avvocato Gaetano De Luca, della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), "si tratta di un comportamento vietato e sanzionato dal nostro ordinamento giuridico. Siamo di fronte a un atto molto grave e ci riserviamo di valutare un’eventuale azione legale".

Per il sindaco di Zerbolò, Renato Fiocchi – si legge sul quotidiano "La Provincia Pavese" – la decisione di non accettare bambini con disabilità nella sezione comunale della materna rappresenta invece una "scelta obbligata". Il Comune non ha risorse sufficienti per garantire tutti i servizi. E dal momento che la sezione comunale è stata creata proprio per eliminare le liste d’attesa alla sezione statale del piccolo comune pavese, ha spiegato il sindaco Fiocchi ai microfoni del tg regionale: "Dobbiamo difendere la sezione comunale, difenderla anche da un portatore di handicap".

"Il fatto che il sindaco cerchi di giustificare questa decisione con la necessità di risolvere i problemi della lista d’attesa rende ancora più grave la situazione", aggiunge Katia Pietra, del Comitato pavese per i problemi dell’handicap, che annuncia: "Abbiamo segnalato la vicenda allo Sportello anti-discriminazione del Comune di Pavia e valuteremo la segnalazione all’Unar. Dopodiché ci saranno i provvedimenti del caso".
Ledha considera inaccettabili le frasi del sindaco di Zerbolò. "Parole gravissime in bocca a un comune cittadino, ma che diventano intollerabili se a pronunciarle è il rappresentante di un’istituzione. Inoltre la carenza di risorse economiche, come hanno già sancito diverse sentenze, non può mai essere una giustificazione per la mancata erogazione di un servizio che spetta di diritto".

Fonte: Redattore Sociale.it

22/05/2013