PESCARA. Vedovo da un anno e con un figlio autistico di 27 anni da gestire: non sa più a chi rivolgersi Claudio Masciulli Ferri, pescarese di 56 anni che da mesi sta combattendo per ottenere un posto sul pulmino che dovrebbe portare il suo ragazzo all’istituto Paolo VI. «Da mesi mi palleggiano dal Comune ai servizi sociali, dal Paolo VI all’associazione Asso. Il trasporto l’avevo ottenuto, ma ora me l’hanno tolto perchè dicono che il mezzo è pieno». È esasperato il genitore, che fino a gennaio 2011 ha abitato a Montesilvano: «Lì il Comune mi ha sempre garantito il pulmino con l’assistente sociale gratis. Quando mi sono trasferito a Pescara ho fatto la stessa richiesta al Comune, ma mi hanno risposto che non c’erano fondi. Mi sono rivolto al Paolo VI che mi ha rimandato al Comune dove un’assistente sociale mi ha dirottato all’associazione Asso». A pagamento, l’uomo ottiene un posto sul pulmino dell’associazione convenzionata con il Comune per il trasporto degli studenti disabili nei vari istituti scolastici. «Fino a Natale», spiega Masciulli, «perchè poi dall’associazione mi hanno detto che erano aumentati i ragazzi e mio figlio non lo potevano più accompagnare. Mi hanno messo in contatto con una ragazza, ma alla fine ha rinunciato anche lei. Sono tornato alla Asso e mi hanno detto no definitivamente. Si tratta di prenderlo da via Colle di Mezzo alle 8,15 e di riportarlo alle 16. Così non posso neanche più lavorare». Dal Comune l’assessore ai Servizi sociali Guido Cerolini rimanda la questione al presidente Asso Luciano Fattori, che dice: «L’abbiamo accompagnato fino alla scorsa settimana. Il Comune, tramite noi, garantisce il trasporto scolastico ai disabili, dunque nei confronti di questo ragazzo non c’è obbligo. C’è una signora che si prende cura di lui e che va a lavorare alle 8, basterebbe che uscisse 10 minuti prima per accompagnarlo». (s.d.l.)
Fonte: Il Centro
15/02/2012
