In corso revisione del Manuale diagnostico dei disturbi mentali
ROMA. La definizione di autismo potrebbe cambiare presto, privando molti dell’assistenza garantita finora. E’ quanto scrive oggi il New York Times, riferendo del lavoro di revisione in atto del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), ordinata dall’American Psychiatric Association.
La maggior parte degli esperti è convinta che il nuovo manuale renderà più stringenti i criteri per la diagnosi di autismo; la domanda che si pongono oggi in tanti, sottolinea il Nyt, è di quanto. Per anni, ricorda il quotidiano americano, molti esperti hanno attribuito alla vaghezza degli attuali criteri per l’autismo e i disordini correlati, come la sindrome di Asperger, l’aumento del numero di diagnosi, arrivato oggi, secondo alcune stime, a un bambino su 100.
Sono decine di migliaia le persone che negli Stati Uniti ricevono oggi assistenza medica, sociale e scolastica da parte dello Stato. E molti si chiedono quante saranno le persone che potrebbero vedere venir meno tale aiuto. "Il nostro timore è che venga fatto un enorme passo indietro – ha detto al Nyt Lori Shery, presidente della rete educativa per la Sindrome di Asperger – se i medici dicono ‘questi bambini non rientrano nei criteri della diagnosi di autismo’, non riceveranno il sostegno e i servizi di cui hanno bisogno". I risultati preliminari della revisione sono stati presentati ieri, ma quelli definitivi sono attesi entro la fine dell’anno, precisa il Nyt.
Fonte: Virgilio Notizie
23/01/2012