Sulla Gazzetta del Mezzogiorno una lettera indirizzata al rocker da un ragazzo con tetraparesi spastica, che lancia una proposta: creare una struttura residenziale di accoglienza assistita e una fondazione nome del cantante. "Sono fiducioso che questa iniziativa possa ridare un senso alla tua vita"
BARI – Caro Vasco sono un giovane disabile affetto sin dalla nascita da "tetraparesi spastica" residente in Bari che purtroppo a causa della mia situazione invalidante non ha potuto mai assistere ad un tuo concerto, ma ho sempre condiviso le sollecitazioni e sensazioni che tramite le tue canzoni hai cercato di trasferire e coinvolgere tra i miei coetanei e non solo. Sono rimasto fortemente rammaricato della tua scelta, causata dalla tua situazione di sofferenza, che ti attanaglia da diverso tempo. Purtroppo non posso darti molti consigli, ma se puoi cerca di trasferire la tua forza e la tua carica interiore per sostenere uno dei tanti bisogni che deprime quotidianamente i nostri genitori cioè il "dopo di loro" nel senso che ancora adesso non ci sono idonee strutture preposte alla nostra accoglienza tranne le classiche fredde squallide cliniche private. La mia proposta è quella mediante la tua collaborazione di creare una struttura residenziale di accoglienza assistita e una fondazione a tuo nome. Fiducioso che questa iniziativa possa fare leva nel cercare di dare un senso alla vita e di lasciare una traccia concreta della tua presenza nella nostra società a parte quella artistica che resterà nella storia.
Fiducioso che tu possa condividere questa iniziativa e che ti sia da stimola affinché tu possa riprendere i tuoi concerti e, perché no, cercare di dedicarne uno a tutti i tuoi fans in carrozzina che vorrebbero ma non possono seguirti poiché saprebbero darti senza presunzione una carica ulteriore e una iniezione di fiducia. Non voglio darti insegnamenti di vita ma se ci aiuti in questa iniziativa credo che anche tu troverai ulteriori motivazioni. Ciao, resterai sempre un grande cantore della vita e vedrai anche tu come noi troverai la tua luce guida.Mi auguro una tua pronta ripresa e che la richiesta possa esserti recapitata inclusa la possibilità di poterti salutare e conoscere di persona per trasferirti con tutti i miei disagi la meravigliosa voglia di vivere.
di Fabio Alfredo Mazzetti
Fonte: La Gazzetta del Sud
29/08/2011
