Telomeri e psicoterapia

Telomeri e psicoterapia

| 0

Per il presidente Barbieri, " rimangono aperti numerosi interrogativi sull’immediato passato e sull’imminente futuro. No all’applicazione di un indicatore reddituale per tutti. Sarebbe ancora più devastante per l’impoverimento delle famiglie”

ROMA – Sulla retromarcia dell’Inps relativa ai limiti reddituali per le pensioni di invalidità la Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) esprime "perplessa soddisfazione". "Da un lato questa sospensione elimina le diffuse legittime preoccupazioni di moltissime persone con disabilità – si legge in una nota diffusa dalla federazione -. Ma dall’altro lato rimangono aperti numerosi interrogativi sull’immediato passato e sull’imminente futuro. La Circolare Inps non ha fondamento giuridico. Nessuna norma ha modificato le precedenti disposizioni. Chi nel Governo ha autorizzato l’Inps a questa pesante restrizione? – si interroga Pietro Barbieri, presidente della Fish – Se fosse stato il ministero del Lavoro, l’ odierna indicazione di Elsa Fornero sarebbe inspiegabile. Negli ultimi anni il reale referente di Inps è stato il ministero dell’Economia che si attendeva, ad esempio, da Inps brillanti risultati nella lotta ai falsi invalidi. Non sarà stato così anche in questo caso?".

Per Barbieri, "l’impressione negativa che rimane, anche in questo caso, è che l’Inps costituisca un potere a sé, che sfugge al formale controllo politico affidato al ministero del Lavoro". Ma cosa accadrà ora? "Dichiarazioni non smentite rimandano ad una successiva istruttoria sull’intera vicenda. Il timore è che, al di fuori del parere e dell’azione del legislatore, la questione si risolva in un confronto condiviso fra Inps e ministeri e che, per superare le disparità di trattamento fra invalidi coniugati e non, si ricorra all’applicazione di un indicatore reddituale familiare per tutti, ancora più devastante per l’impoverimento delle famiglie italiane. Temiamo che rientri di sottecchi una tentazione già più volta espressa in questi anni e più volte rigettata dal Parlamento. – conclude Barbieri – L’unica soluzione è un intervento deciso delle Camere che bonifichi l’altalenante prassi amministrativa di questi ultimi anni, sempre più incerta e sempre più vessatoria nei confronti dei cittadini, e che ponga l’azione di Inps sotto un più attento controllo di garanzia."

Fonte: Superabile.it

15/01/2013