Treviso, un decreto del giudice per rinunciare alle cure. Sorpresa e polemiche

Treviso, un decreto del giudice per rinunciare alle cure. Sorpresa e polemiche

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FORLI’. Sono arrabbiata e indignata per quanto è accaduto alla bimba con la sindrome di Down nel parco giochi all’interno dell’ipermercato Puntadiferro e vorrei chiedere alla direzione copia di questo regolamento che a quanto pare non permette ai nostri bambini di giocare liberamente assieme agli altri. E’ cosa indegna che ancora nel 2011 si continui a discriminare le persone con la sindrome di Down. La diversità esiste proprio per queste persone che fanno il loro lavoro senza informazione. Mentre le nostre famiglie lottano tutti i giorni per l’integrazione dei loro figli, ecco che debbono scontrarsi ancora con queste barriere. La diversità nel momento del gioco è diversa da quella dell’apprendimento scolastico. Nel momento ludico non è necessaria la presenza di un sostegno. I bambini con la sindrome di Down non sono per nulla diversi dagli altri bambini, amano giocare, correre come tutti gli altri per cui negare loro questi momenti significa togliere loro la possibilità di essere e di sentirsi meno diversi. Pertanto come associazione, nell’intento di tutelare tutte le famiglie compresa quella della bambina di Forlì, chiediamo le scuse pubbliche da parte della direzione dell’ipermercato e non una semplice giustificazione. Questo a noi non basta, inoltre riteniamo che se davvero questo regolamento prevede tali discriminazioni debba cambiare perchè iniquo e non rispettoso per le persone con la sindrome di Down.

Giuseppina Sacchetti
presidente Associazione Genitori Ragazzi Down

Fonte: Il Resto del Carlino

02/08/2011