Tribunale di Milano: ”Ridurre le ore di sostegno è discriminatorio”

Tribunale di Milano: ”Ridurre le ore di sostegno è discriminatorio”

| 0

MILANO – Cosa cerco? Soltanto un po’ di dignit. Vorrei chiedere ai dirigenti dell’Aler e del Comune di provare a vivere in 30 metri quadrati, muovendosi su una carrozzina e condividendo l’appartamento con moglie e figlia. Ivan Lorenzetti, 43 anni, ex cuoco, sfinito e arrabbiato. costretto su una sedia a rotelle a causa di una forma di distrofia muscolare.

Abita a Corsico con la moglie Maria e la figlia di due anni, in un appartamento di propriet dell’Aler. Un alloggio di 30 metri quadrati. Nell’unica stanza ci sono la cucina, il tavolo con le sedie, il letto matrimoniale e il lettino della bambina. La carrozzina di Ivan non trova spazio per muoversi neanche per raggiungere il bagno. Ogni movimento deve essere fatto con l’aiuto della moglie, cercando di passare tra un mobile e l’altro.

Viviamo in condizioni disumane da due anni – dice Maria -, ma evidentemente un problema che non interessa alle istituzioni. Chi difende i diritti dei disabili? E di una bambina che non ha nemmeno lo spazio per giocare?. Ivan e Maria hanno dato la propria disponibilit anche a cambiare comune di residenza e a pagare un affitto pi alto, pur di trovare al pi presto una soluzione. Hanno fatto la spola da un ufficio all’altro, dai servizi sociali allo sportello casa, alle associazioni per la difesa degli invalidi. In realt gli unici due appartamenti proposti dal Comune di Corsico in alternativa presentavano ulteriori problemi. Il primo era ancora molto piccolo, il secondo era inaccessibile per un disabile in carrozzina. Al quarto piano, con tanto di gradino in ferro all’ingresso e persino l’ascensore guasto il giorno in cui la coppia avrebbe dovuto visionarlo. L’ennesima beffa dice Ivan Lorenzetti.

di Olivia Manola

Fonte: disablog.it

Versione integrale: milano.corriere.it

04/01/2011