Troppe barriere al Quirinale: 13enne disabile “tira le orecchie” a Mattarella

Troppe barriere al Quirinale: 13enne disabile “tira le orecchie” a Mattarella

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Figura istituita dalla legge 2/2004, cura gli interessi e il benessere della persona che, disabile o interdetta, non può farlo da sola. Una funzione che spesso viene svolta a pagamento da professionisti. Ma a cui provvedono anche tanti volontari, adeguatamente formati e, da oggi, più tutelati dai rischi legati a un’attività tanto delicata


ROMA – Sono amministratori di sostegno non per professione, ma per scelta di servizio: e per questo si chiamano e sono a tutti gli effetti "volontari". Non "amministrano" patrimoni, ma il bene più prezioso: la cura e la qualità della vita di chi, per via di una disabilità, di una malattia o semplicemente dell’età, non può badare a se stesso né prendere autonomamente decisioni. O, per dirla con le parole del ministero della Giustizia, "si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Gli anziani e i disabili, ma anche gli alcolisti, i tossicodipendenti, le persone detenute, i malati terminali possono ottenere, anche in previsione di una propria eventuale futura incapacità, che il giudice tutelare nomini una persona che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio".


Questo ruolo, istituito e riconosciuto dalla legge n. 6/2004, è spesso svolto dai familiari, ma accade spesso che ci si rivoga a persone esterne alla famiglia, spesso professionisti come avvocati o commercialisti. Oppure a volontari, appunto, che, adeguatamente formati, possono assumere questo tipo di incarico come un servizio di solidarietà sociale. Per questi volontari, che svolgono un compito tanto particolare e delicato, sono nate diverse associazioni, tra cui Aiass onlus, che ha l’obiettivo di fornire supporto, assistenza e formazione agli amministratori di sostegno volontari. E. che oggi annuncia una grande novità: una polizza assicurativa su misura per gli amministratori volontari.


Amministratori di sostegno, i professionisti si fanno pagare. Ed ecco come l’associazione spiega la ragione e lo scopo della sua nascita: "l’articolo 379 del codice civile afferma la gratuità dell’ufficio dell’amministratore di sostegno. La norma però consente al Giudice Tutelare di ‘assegnare’ al tutore e quindi anche all’amministratore di sostegno ‘un’equa indennità’ allorquando la difficoltà dell’amministrazione e l’entità del patrimonio la giustifichino". E questo ha spesso delle ricadute negative, visto che "difficilmente un professionista tende ad assumere l’incarico gratuitamente e quindi si corre in rischio che la persona in stato di necessità non abbia una adeguata protezione". Ecco quindi che un volontariato competente, motivato e ben formato diventa un’opportunità preziosa per assicurare adeguata tutela a chi non è in grado di provvedere autonomamente ai propri interessi.


Tutelare il volontario che tutela… Se però da un lato l’associazione si pone l’obiettivo di formare i futuri amministratori di sostegno volontari, dall’altro intende anche tutelare questi ultimi, dal punto di vista giuridico, amministrativo e anche assicurativo. Di qui la necessità di una copertura assicurativa, appunto, dei rischi derivanti da questa attività: ed è la novità che proprio oggi l’Aiass annuncia: la nascita della prima tutela in Italia pensata proprio per gli amministratori di sostegno.


"Si tratta di un’iniziativa completamente nuova e unica nel panorama nazionale – spiega l’associazione – Per metterla a punto si è partiti dalla Polizza unica del Terzo settore realizzata nel 2013, frutto di una sinergia tra Cavaretta­Cattolica Assicurazioni con il supporto di CSVnet (il Coordinamento dei Centri di servizio per il volontariato) e a cui hanno aderito ad oggi 30 Csv e


numerose associazioni di volontariato su tutto il territorio nazionale". Ora, grazie ad Aiass, la polizza è stata ampliata ed estesa in modo specifico per gli amministratori di sostegno volontari,


"attraverso il raggiungimento di un accordo per creare una copertura onnicomprensiva, a un prezzo molto accessibile, che potrà anche essere rimborsato da alcune Regioni, tra cui il Friuli Venezia Giulia. Con la nuova assicurazione – spiega ancora Aiass- si potranno coprire, oltre agli infortuni e malattie​, gli eventuali danni patrimoniali, la responsabilità civile e la tutela legale​, potenziali rischi a cui potrebbero essere esposti i volontari. In questo modo ci sarà un sicuro alleggerimento della preoccupazione per responsabilità dirette. E, finalmente, una maggiore tutela per chi presta il suo servizio gratuitamente verso le fasce più deboli".

Fonte: Superabile.it

15/04/2016