Un pomeriggio di poesia al Bar Senza Nome

Un pomeriggio di poesia al Bar Senza Nome

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Il carabiniere ferito domenica 28 aprile davanti a Palazzo Chigi si trova ora all’ospedale vicino a Imola. Il nosocomio mette a disposizione progetti "globali e personalizzati" di riabilitazione, sostegno psicologico e volontari

ROMA – È un centro d’eccellenza per chi ha subito lesioni midollari: si trova a 5 chilometri da Imola l’Ospedale di Montecatone, dove oggi alle 14 è stato trasferito Giuseppe Giangrande, brigadiere dell’Arma dei Carabinieri ferito gravemente da un colpo di pistola al collo sparato da Luigi Preiti domenica 28 aprile davanti a Palazzo Chigi, mentre al Quirinale prestava giuramento il nuovo Governo. A partire dal 2010 il nosocomio è accreditato dalla Regione Emilia Romagna per 150 posti letto di degenza ordinaria e per 8 posti letto di Day Hospital. Le persone ricoverate vivono con esiti di lesione midollare e gravi cerebrolesioni acquisite. Qui gli specialisti si dedicano alla loro riabilitazione: un progetto "globale e personalizzato", ci tengono a precisare, "condiviso con il paziente e i suoi famigliari. Obiettivo? "Il recupero della massima autonomia possibile, quale condizione fondamentale per il reinserimento nel territorio di appartenenza", assicurano i professionisti di Montecatone, che mettono a disposizione dei ricoverati "risorse sanitarie, tecnologiche, comunicativo-relazionali e sociali disponibili". Viene offerto, tra l’altro, un "sostegno psicologico alla persona e alle persone affettivamente significative lungo tutto il percorso di cura, dal ricovero fino al momento della dimissione, per facilitare l’attivazione delle risorse psichiche adatte all’attiva adesione al progetto riabilitativo e all’avvio del processo di elaborazione dell’esperienza traumatica per la continuità del progetto di vita".

A frequentare l’ospedale sono anche molti volontari. Proprio domani sera, alle ore 20, partirà il percorso formativo per loro, presso il salone della casa di accoglienza "Anna Guglielmi". Hanno dai 17 anni in su, appartengono ad associazioni e organizzazioni diverse. Per sperimentare insieme "l’incontro dell’umanità di ciascuno di noi con l’umanità di altre persone che spesso si trovano in una situazione di sofferenza, di paura, di disorientamento, di incertezza sul proprio futuro e sul futuro delle persone che sono loro più vicine. E di fronte a ciò, ciascuno di noi reagisce in un modo proprio, originale, diverso per ciascuno", riferiscono i responsabili della Fondazione Montecatone. Per informazioni: info@fondazionemontecatone.org.

Fonte: Superabile.it

09/05/2013