L’Ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) utilizzera’ un innovativo ‘robot-calamita’ per il trattamento delle aritmie del cuore. Si chiama Stereotaxis ed e’ gia’ operativo. Si tratta di uno dei primi macchinari di questo genere in Europa: e’ un apparecchio talmente grande e pesante che sono stati necessari lavori per ampliare e rafforzare gli spazi che lo contengono. Stereotaxis, in particolare, e’ composto da due giganteschi magneti che, manovrati nella sala operatoria, permettono di guidare all’interno del corpo del paziente un catetere con una punta metallica: il medico ne controlla i movimenti con un vero e proprio joystick da una sofisticata sala di controllo. ”Una delle novita’ assolute di questo apparecchio – hanno spiegato gli esperti dell’Humanitas – e’ il sistema di ricostruzione tridimensionale dell’area dell’intervento, che consente al medico di orientarsi e spostarsi nel corpo del paziente con una precisione mai raggiunta prima. Stereotaxis e’ infatti equipaggiato con un sistema che consente di effettuare immagini radiografiche digitali 3D dell’area in cui si sta operando; ma anche con un angio-CTscan, un particolare sistema Tac che effettua una scansione del torace direttamente all’inizio della procedura; e, infine, con il Carto Merge, un navigatore satellitare che fornisce la posizione esatta del catetere rispetto alla mappa tridimensionale del corpo del paziente”. ”Combinando il momento diagnostico con quello terapeutico – ha detto Maurizio Gasparini, responsabile dell’Unita’ operativa di elettrofisiologia ed elettrostimolazione di Humanitas – questo sistema consente di curare con la massima precisione ed efficacia le aritmie, e fra queste in particolare una delle piu’ diffuse, la fibrillazione atriale. Grazie alla precisione, alla flessibilita’ dei movimenti e all’accuratezza del sistema di navigazione non esisteranno piu’ punti del corpo non raggiungibili, e questo ci consentira’ di affrontare casi sempre piu’ complessi”.
In tutto il mondo i casi di fibrillazione atriale sono oltre sette milioni, con 700 mila nuovi pazienti all’anno. Soltanto in Italia sono colpite 500 mila persone, soprattutto nella fascia sopra i 70 anni. Una delle terapie piu’ efficaci consiste nell’interrompere chirurgicamente i disturbi elettrici del cuore con delle lesioni mirate, isolando le cellule responsabili dell’anomalia: il difficile pero’ sta proprio nell’individuare e isolare queste cellule. ”Con Stereotaxis – ha sottolineato Gasparini – si gestisce in modo informatizzato l’inserimento e il posizionamento del catetere. La sua testa metallica, dalla quale viene emessa energia a radiofrequenza che produce le lesioni mirate, viene risucchiata dal campo magnetico e condotta dolcemente anche lungo i percorsi piu’ tortuosi. Il movimento del catetere e’ controllato dal computer, che ne impedisce un avanzamento eccessivo. Inoltre, il sistema di mappatura del corpo del paziente consente una considerevole riduzione dell’utilizzo dei raggi X”’. ”Ci aspettiamo – ha continuato l’esperto – anche una significativa riduzione della durata dei trattamenti (normalmente lunghi 4-5 ore), in particolare nei casi in cui occorre ritornare nei punti dove si e’ gia’ intervenuti, ad esempio per perfezionare la lesione mirata. Il sistema di navigazione satellitare del nuovo dispositivo consente infatti di registrare le coordinate delle singole aree di intervento: con un semplice comando possiamo cosi’ ordinare ai magneti di riportare il catetere esattamente in quel punto”. Oltre a questi impieghi, il nuovo strumento ”potra’ trovare importanti applicazioni anche nella cura delle occlusioni coronariche e in neuroradiologia, o nei casi piu’ complicati di re-sincronizzazione cardiaca”, hanno concluso gli esperti.
Fonte Salute.agi.it – redattore c.a. – comune.torino.it
30/06/2008