Una base comune per il lavoro di cura

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L’AQUILA – Costituzione del fondo regionale per la non autosufficienza e introduzione di una legge sulla vita indipendente. Sono gli obiettivi principali emersi nel corso della seduta di questa mattina della Quinta Commissione (Affari Sociali e Tutela della Salute), a cui hanno partecipato Claudio Ferrante, Nicolino Di Domenica, Camillo Gelsomino e Livio Vox, in rappresentanza di alcune associazioni che operano nel settore della disabilità.

Al centro della discussione le iniziative da intraprendere per scongiurare tagli all’assistenza ai disabili e alle pensioni di invalidità. «La costituzione del fondo regionale per la non autosufficienza e l’introduzione di una legge specifica per la vita indipendente – spiega Nicoletta Verì, presidente della Quinta Commissione – sono gli strumenti più efficaci per tutelare i diritti dei disabili. Da parte mia e di tutta la Commissione, c’è la massima disponibilità a procedere in tempi brevi per raggiungere questi risultati». «Nelle prossime settimane – prosegue Verì – convocheremo gli assessori regionali Carlo Masci e Paolo Gatti, così da verificare con loro il percorso piu’ celere per dare una risposta concreta alle istanze che ci sono state presentate. Alla riunione inviteremo anche i parlamentari abruzzesi, affinchè possano farsi portavoce di questi problemi al Governo nazionale, nell’ambito della discussione sulla legge delega che andrà a riformare il settore e che preoccupa non poco le associazioni».

Soddisfatti i rappresentanti delle associazioni, che hanno puntualizzato l’importanza di focalizzare l’attenzione sui due provvedimenti. «Ringraziamo la presidente Verì e tutti i componenti la Commissione – sottolineano – per la sensibilità dimostrata. A rischio c’è lo smantellamento dello Stato sociale, se la legge delega non prevederà correttivi a quei criteri che potrebbero limitare, o addirittura eliminare, le invalidità civili e le indennità di accompagnamento». «Abbiamo chiesto, e ottenuto, – concludono – un impegno bipartisan di tutte le forze politiche perchè non si arrivi alla sciagura di tagliare le pensioni non ai falsi, ma ai veri invalidi. E la scelta di valutare come priorità assoluta l’introduzione della legge sulla vita indipendente ci fa ben sperare nell’avvio di un percorso che possa restituire dignità alla disabilita».  (red.)

Fonte: Disablog.it

09/09/2011