E all’Asl "eterne file per poter accedere al ticket per l’esenzione per reddito". Storie di ordinaria inciviltà estiva (e non solo). Le segnala Francesco Vinci, presidente dell’associazione "Contro le barriere"
TARANTO – Storie di ordinaria inciviltà estiva. A segnalarle è Francesco Vinci, presidente dell’associazione "Contro le barriere". Nell’isola amministrativa del Comune di Taranto, sulla litoranea, tra gli stabilimenti balneari "Blue Sun" e "La Spiaggetta" è stata realizzata una passerella per consentire l’accesso alla spiaggia libera ai diversamente abili. La struttura è costruita con lastroni di cemento proprio per evitare alle carrozzine di giungere in maniera più agevole al mare. I lastroni di cemento, però, stanno pian piano scomparendo. Secondo quanto denuncia Vinci, vengono rimossi e sistemati sotto le auto, vicino alla strada, per impedire che le vetture restino insabbiate. Si tratta di un episodio di estrema gravità contro il quale Vinci esprime tutta la sua sacrosanta indignazione ed invita le istituzioni cittadine ad uscire dall’indifferenza che li ha finora contraddistinti. Vinci, infatti, è anche presidente della Consulta sulla Fragilità presso il Comune di Taranto. «Si tratta – afferma – di una situazione scandalosa di cui nessuno parla o vuole parlare. E’ paradossale che nessun organo di controllo intervenga per porre termine a questo scempio. Nessuno muove un dito nemmeno per apporre cartelli di segnalazione che avvisino della presenza della passerella per disabili. Forse, un cartello potrebbe disincentivare la pratica di sottrarre i lastroni di cemento per parcheggiare le auto».
Ma Vinci segnala anche un altro caso. Nonostante il periodo estivo e le elevate temperature di questi giorni, un gran numero di persone si reca quotidianamente nelle sedi dei distretti dell’Azienda Sanitaria locale per l’autocertificazione necessaria per ottenere l’esenzione dal ticket. «Le file – spiega Vinci – iniziano alle prime luci dell’alba. I poveri cittadini raggiungono gli uffici alle 4.30 del mattino per avere un ‘numeretto’ provvisorio che vale come prenotazione del posto. Ore dopo arriva, finalmente, il vigilante di servizio che consegna solo trenta numeri. Solo i primi trenta, dunque, continueranno l’attesa. Per tutti gli altri, nonostante la levataccia, non resta che tornare a casa a mani vuote e riprovare il giorno dopo». Secondo il presidente dell’associazione "Contro le barrierie" «questa situazione, penalizza le persone più deboli, le quali per poter aver diritto all’esenzione devono partecipare a questo gara massacrante ed a questa sorta di concorso a premi». Anche in questo caso, Vinci si rivolge agli enti competenti affinchè il servizio sia organizzato meglio. «E’ una situazione vergognosa – afferma – a cui va immediatamente posto rimedio. Decine di persone costrette ad attese lunghe ed estenuanti, non sono un bell’esempio per la nostra città». (Corrieredelgiorno.com – Michele Tursi)
Fonte: Superabile.it
12/08/2011