Il giorno dopo la "rivoluzione" del Comune sui pass H per l’accesso alla Ztl la Consulta handicap plaude alle nuove regole e all’adeguamento della normativa a quella europea. Da febbraio ridotte da 10 a 2 le targhe associate ai contrassegni per disabili.
BOLOGNA – "È il disabile che deve gestire il suo contrassegno H ed esserne responsabile. I furbetti devono stare a casa". È il commento di Giovanna Guerriero, presidente della Consulta per il superamento dell’handicap del Comune di Bologna, all’indomani della ‘rivoluzione’ annunciata dall’amministrazione sui pass H per l’accesso alla Ztl. Da febbraio entrerà in vigore la nuova normativa che porterà a una drastica riduzione delle targhe associate ai contrassegni (da 10 a 2), a tagli ai pass Ip (Interesse pubblico). Previste nuove regole anche per i pass temporanei e per i non residenti. "Gli abusi ci sono e noi della Consulta siamo sempre stati d’accordo sul combatterli e abbiamo più volte sollecitato i controlli – dice Guerriero – Dieci targhe per ogni pass sono troppe, le maglie si erano allargate troppo, la maggior parte delle famiglie ne ha 2 o 3. E comunque è sempre possibile cambiarle". A rilasciare i nuovi pass sarà una commissione dell’Ausl con revisione ogni 5 anni. È anche prevista la possibilità di chiedere una terza targa, attraverso un codice rilasciato alla persona disabile, ma per non più di 50 giorni all’anno. "Le nuove regole ci permetteranno di adeguare la normativa a quella europea", precisa la presidente della Consulta. Da febbraio, l’amministrazione procederà, infatti, a una revisione di tutti i pass, distribuendo i nuovi permessi di formato europeo (dotati di fotografia del titolare e dei suoi dati anagrafici) che permettono di circolare in tutta l’Unione europea. La normativa dovrebbe andare a regime entro giugno.
Attualmente sono circa 9.500 i pass H per un totale di oltre 25 mila targhe e 3 mila gli ingressi giornalieri nella Ztl (11% di tutto il traffico in entrata). A questi si aggiungono poi i permessi per disabili non residenti a cui sono associate 43 mila targhe. Anche per questi è previsto un giro di vite: l’abilitazione dovrà essere chiesta 48 ore prima (o entro 48 ore dopo) l’accesso alla Ztl, comunicando la targa dell’auto via fax, posta elettronica certificata o tramite sportello. Ma, come ha precisato l’assessore comunale alla Mobilità, Andrea Colombo, "con i Comuni della provincia stiamo lavorando a un accordo per applicare le stesse regole di Bologna in tutto il territorio metropolitano e con la Regione stiamo verificando la possibilità di farlo con le città sopra i 50 mila abitanti". Regole più rigide anche per i permessi temporanei: la proroga, per cui finora era sufficiente un certificato del medico di famiglia, ora sarà concessa solo dopo una valutazione di una commissione dell’Ausl. Colombo ha poi annunciato tagli anche agli Ip (Interesse pubblico) che consentono l’accesso alla Ztl a dirigenti e dipendenti non operativi di giustizia, Esercito, Forze dell’ordine, sanità, scuola, Università, ministeri, Curia e consolati.
Fonte: Superabile.it
17/01/2013