«Alla luce di quanto sta accadendo – scrive Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) – non è possibile promuovere iniziative pubbliche per la Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale di oggi, 4 Aprile. E tuttavia, la Giornata Nazionale di quest’anno ha un valore anche maggiore, rappresentando un’occasione per portare alle Istituzioni e alla Cittadinanza, in modo ancora più vigoroso, le voci di migliaia di Persone con lesione midollare, che si sentono appartenere alla comunità come ogni altro cittadino»
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo il seguente messaggio di Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), diffuso in occasione della Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale* di oggi, 4 Aprile, e rivolto innanzitutto alle persone con lesione al midollo spinale, ai Presidenti delle Associazioni aderenti alla FAIP, oltreché a tutte le Associazioni impegnate a tutela dei diritti delle persone con disabilità, ai Direttori delle Unità Spinali, ai Presidenti delle Società Scientifiche, agli operatori sanitari e sociosanitari, nonché a tutte le Autorità Nazionali e Regionali.
In occasione della tredicesima Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale* di oggi, 4 Aprile, ci troviamo a vivere, nostro malgrado, una situazione assolutamente inaspettata e a fronteggiare difficoltà che probabilmente nessuno di noi aveva mai conosciuto prima.
Il dilagare del virus Covid-19 nel nostro Paese e a livello mondiale, oltre che mettere a dura prova tutto il sistema Italia e in particolare il nostro Sistema Sanitario Nazionale e il Sistema di Protezione Sociale, ha fatto precipitare moltissime persone in uno stato di forte preoccupazione, resa ancor più grave dall’incertezza del prossimo futuro, rispetto a quelli che saranno i tempi necessari al superamento della crisi e alle conseguenze che questa avrà sulle nostre vite e sulle nostre relazioni sociali.
Nel rispetto delle giuste restrizioni che Governo e Regioni hanno imposto, ovviamente quest’anno – come avevamo segnalato sin dall’inizio di marzo – non è possibile dare corso a iniziative pubbliche. La nostra Federazione, però, non si ferma, pur nella consapevolezza che queste preoccupazioni e le difficoltà connesse possano essere ancora più forti tra le migliaia di Persone con lesione al midollo spinale del nostro Paese, le cui condizioni di vita sono già ampiamente determinate da livelli di protezione e inclusione sociale che sappiamo essere non propriamente e adeguatamente compiuti.
Sappiamo, perché ne siamo quotidiani testimoni, che in queste settimane gli sforzi e i rischi delle Persone con lesione al midollo spinale del nostro Paese sono notevolmente maggiori di tanti altri nostri concittadini con cui pure condividiamo gli stessi stati d’animo e l’appartenenza alla stessa comunità.
Non possiamo nascondere che l’impatto dell’epidemia sulle nostre comunità ci obbligherà a ripensare molte cose nella nostra vita e a rimodulare alcune priorità in una direzione che preveda innanzitutto la garanzia di una maggiore tutela della salute e della sicurezza dei cittadini tutti, ma ancor più di coloro che sono più vulnerabili ed esposti ai rischi connessi alla condizione di salute. Tra questi vi sono le tante Persone con lesione al midollo spinale.
Siamo altrettanto consapevoli e determinati a non cedere ad alcuna tentazione che possa erodere lo spazio dei diritti acquisiti e di quelli fondamentali; al contrario, lavoreremo e vigileremo anche con le nostre Associazioni territoriali, perché vengano irrobustite e promosse tutte le azioni possibili, volte a scongiurare e ridurre al minimo ogni rischio per le Persone con lesione midollare in ogni Regione italiana.
Mai come adesso è richiesta la massima attenzione e il massimo impegno per fare in modo che continuino ad essere assicurati tutti i servizi essenziali e tutelati gli spazi vitali e le libertà fondamentali delle Persone con lesione al midollo spinale.
Benché dunque non possa essere onorata dal calore della vicinanza fisica e dalla complicità degli sguardi, la Giornata Nazionale del 4 aprile di quest’anno assume un valore ancora più grande e rappresenta un’occasione per portare alle Istituzioni e alla Cittadinanza tutta, in modo ancora più vigoroso, le voci delle migliaia di persone che vivono con una lesione midollare e che si sentono appartenere alla comunità come ogni altro cittadino italiano. Il movimento delle Persone con lesione al midollo spinale metterà in campo tutte le risorse per vincere questa battaglia, tanto inattesa quanto difficile, facendo leva soprattutto sul senso di responsabilità che ci contraddistingue e sull’ostinata e infaticabile volontà di superare le avversità che la vita ci riserva.
In questo momento rimaniamo vicini a quelle Persone con lesione al midollo spinale che stanno vivendo giorni di solitudine, di malattia e di paura, a tutte quelle famiglie che sono la nostra prima linea e che devono farsi carico, ancor più in questo momento, dei propri cari, garantendo loro assistenza e supporto necessario per vivere dignitosamente.
In questo difficile momento vorrei anche ricordare la medaglia al valor civile che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto consegnare alla nostra Federazione e al nostro intero movimento della Persone con lesione al midollo spinale.
Anche per questo dobbiamo esserci, come Cittadini italiani ed europei, come movimento di Persone con lesione al midollo spinale maturo e consapevole. Vogliamo e dobbiamo esserci, consci della nostra responsabilità e della nostra dignità, consapevoli come siamo dei nostri diritti e delle nostre opportunità.
Ci aspettiamo ora che le Istituzioni non indugino in nessun modo a farci sentire il loro supporto e il loro sostegno e che rafforzino in modo celere ed efficace tutte le misure a sostegno e protezione delle Persone con lesione al midollo spinale e delle Persone con disabilità del nostro Paese.
Quindi, senza imprudenze e senza allarmismi, possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo, dobbiamo e possiamo avere fiducia nel nostro Paese Italia.
Per adesso auguriamo a tutti un buon 4 Aprile e teniamo duro, perché alla fine andrà tutto bene!
Fonte: Superando.it
04/04/2020