Il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate interviene in merito alla questione delle problematiche vissute dai disabili e dai loro caregiver con il lockdown.
PESCARA. Disabili e caregiver abbandonati, emarginati e costretti a vivere una situazione ancora più drammatica rispetto a quella, già difficile, della normalità. La denuncia arriva dal presidente dell’associazione “Carrozzine Determinate” Claudio Ferrante che lancia anche un appello alle istituzioni locali per adottare provvedimenti che possano dare speranza ed aiuti concreti a tutti coloro che vivono con parenti e congiunti disabili.
Secondo Ferrante, le persone disabili hanno perso ogni forma di dignità e di speranza, con scuole e centri di riabilitazione e diurni chiusi ormai da oltre 40 giorni:
Questi ragazzi abitudinari sono disorientati, smarriti hanno perso certezze e punti di riferimento sono regrediti socialmente così come sono aumentate le stereotipie e ossessioni. Dopo un mese e mezzo dai primi provvedimenti restrittivi causati dall’emergenza coronavirus i cargiver di persone con disabilità gravissima sono già allo stremo, 24 ore su 24 con esigenze fisiche e psichiche ingestibili, senza alcun aiuto.
Terminati i giorni in più concessi dal governo ai sensi della legge 104 del 92 alcuni familiari sono costretti a valutare il licenziamento non avendo alcun tipo di alternativa, chi riesce tra mille difficoltà a gestire un lavoro da casa si ritrova a svolgere il ruolo di insegnante, infermiere, psicologo, fisioterapista, logopedista tutti insieme e per 24 ore consecutive tutti i giorni della propria vita.
Secondo il presidente, nella fase 2 il governatore Marsilio, e gli assessori Fioretti e Verì, devono dare risposte certe, rivedendo completamente l’intero sistema del welfare regionale per evitare drammi sanitari, economici e sociali irreparabili.
di Luca Speranza
Fonte: Il Pescara
30/04/2020