Le proposte di CoorDown al Tavolo Tecnico del Ministero dell’Istruzione per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità intellettiva in vista della nuova organizzazione didattica della scuola a settembre.
Come strutturare e organizzare un rientro a scuola il prossimo settembre che tenga conto della emergenza Covid ma anche del diritto all’inclusione scolastica degli alunni, in particolare con disabilità intellettive? Ne hanno discusso, in un tavolo Tecnico tramite video conferenza, il Ministero dell’Istruzione e CoorDown, insieme a First (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela).
Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle persone con Sindrome di Down ha portato al Tavolo una serie di proposte concrete, toccando vari punti:
– ORGANICI SOSTEGNO E CURRICOLARI
Necessità di definizione degli organici del personale docente e ATA già nel periodo estivo, ovvero prima del rientro a scuola, affinché ritardi o assenze del personale docente, in particolare del docente di sostegno, non possano interferire sull’avvio dell’organizzazione delle attività didattiche in presenza, a distanza e/o domiciliari.
– TURNAZIONE
Proposta di lezioni in presenza con numeri ridotti/dimezzati di allievi per classe richiederanno la necessità di prevedere la classe suddivisa in due gruppi, con momenti di partecipazione in aula alternati alle lezioni a distanza in sincrona: sarà necessario anche prevedere turnazioni, con sanificazioni giornaliere nei cambi. Le aule dovranno essere attrezzate per consentire la lezione a distanza per il gruppo classe che segue da casa. Per gli studenti con disabilità, in particolare quella intellettiva e relazionale, per favorire la socializzazione, si potrebbe ipotizzare lezione sempre in presenza a scuola, indipendentemente dal tipo di turnazione e un orario del sostegno quindi adeguato. Quest’ultima proposta può valere solo se non incide negativamente sulla possibilità di contrarre il virus e comunque deve essere presa in accordo con la famiglia.
– TRASPORTI
La turnazione a scuola, compresa anche la pomeridiana e i nuovi orari di frequenza e la limitazione delle presenze, richiederanno una intensificazione delle corse e una diversa organizzazione.
– SALUTE E SANITA’
E’ scientificamente provato che le persone con sindrome di Down possono avere, più frequentemente di altre, infezioni respiratorie e, purtroppo, un rischio più elevato di complicazioni; così come sono frequenti i casi di immunodepressione. In questi ultimi giorni alcuni studi, inoltre, ci dicono che ci possono essere delle correlazioni tra il Covid 19 e l’insorgenza in età pediatrica e in adolescenza, di un’infiammazione dei vasi sanguigni verosimile alla sindrome di Kawasaky. Per questi motivi oltre alla sanificazione costante giornaliera, sarà necessario aiutare gli alunni a capire il corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza per evitare/limitare al massimo le possibilità di contagio. A questo proposito, per gli alunni con disabilità intellettiva, sarà importante procedere con l’utilizzo di strumenti adeguati e schede semplificate ma idonee all’età anagrafica, in modo da facilitarne la comprensione e nel contempo coadiuvare gli insegnanti in questo difficile compito di gestione e di rispetto delle regole da seguire.
– FIBRA – CONNESSIONI -DOTAZIONI TECNOLOGICHE
Criticità DAD. In questa fase di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, nella maggior parte dei casi le scuole hanno cercato di attivare o potenziare tutte quelle modalità di apprendimento a distanza ritenute utili a favorire l’apprendimento, ma non sono mancate le criticità: dalla scarsa connettività di alcune zone all’assenza dell’insegnante di sostegno: tutti elementi su cui intervenire.
– LEZIONI IN PRESENZA – DaD – DOMICILIARITA’
Tutti i docenti del Consiglio di Classe potrebbero adottare anche la modalità di istruzione domiciliare, insieme al docente di sostegno e agli assistenti per l’autonomia e la comunicazione sulla base di accordi con le famiglie. L’istruzione a distanza, inoltre, potrebbe prevedere anche momenti di partecipazione degli alunni (tutti) suddivisi in piccoli gruppi, assai importanti ai fini inclusivi ma anche didattici.
– PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE)
Sollecitare la revisione e l’aggiornamento del PEI insieme alla famiglia, alla luce delle azioni messe in essere dalla propria istituzione scolastica per ogni singolo studente con disabilità dalla valutazione reale che certifichi nel PEI quali attività e modalità di interventi DaD sono stati programmati e messi in essere (o non si sono potuti erogare e perché) a favore dell’inclusione e del successo scolastico degli studenti e studentesse con disabilità. E’ l’elemento di partenza dal quale il GLHO, entro giugno 2020, deve riprendere la trascrizione del PEI, il quale deve prevedere nella progettazione didattica, oltre alla lezione in presenza, anche una didattica individualizzata a distanza e la eventuale adozione della modalità di istruzione domiciliare, insieme al docente di sostegno e agli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, sulla base di accordi con le famiglie.
Fonte: Disabili.com
11/05/2020