Il presidente dell’associazione dei disabili contesta la possibilità che il centro diurno di salute mentale venga chiuso a partire dal 31 maggio.
No alla chiusura del centro diurno di salute mentale in via Vespucci a Pescara. Il presidente dell’associazione “Carrozzine Determinate” Ferrante interviene in merito alla possibilità che dal 31 maggio il centro venga chiuso come si ipotizza ormai da settimane. Secondo Ferrante, nel post Covid19 è assurdo pensare di tagliare un servizio del genere con i grossi problemi per la salute mentale causati da mesi di restrizioni.
“Evidentemente per la Regione Abruzzo e per la Asl di Pescara tutto questo non conta e come si fa con i pacchi le persone possono essere dislocate, spostate, trasferite ovunque, senza tenere in considerazione i sentimenti, le emozioni, le ansie, le paure, le preoccupazioni e la loro vita. Persone invisibili, che non possono difendersi e che non riescono a comprendere come le istituzioni si dimostrino così ciniche e spietate.”
La presenza di un centro in città è ideale ed è un valore aggiunto, ed anzi andrebbero ampliati questi servizi territoriali con una migliore assistenza sanitaria integrata per questi pazienti, e per questo Ferrante teme che ci possano essere altre chiusure che danneggiano i cittadini.
“A noi non risulta che questa sia una decisione della magistratura, per tanto chiediamo che l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì smentisca la chiusura del centro integrato di via Vespucci, chiarisca con urgenza tutta la situazione e convochi un tavolo regionale con le associazioni perché è arrivato il momento di occuparsi seriamente della programmazione che riguarda la salute mentale e che metta al centro l’essere umano con tutte le sue debolezze e fragilità.”