Fin dai suoi esordi professionali, Rodolfo Dalla Mora, architetto in sedia a rotelle, ha sempre desiderato introdurre in Italia la figura del Disability Manager, una sorta di “facilitatore” nei confronti delle persone con disabilità e i soggetti fragili, già presente in alcuni paesi stranieri, seppur operante in ambiti molto ristretti.
Nel 2011, ci riuscì all’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza. Il nuovo professionista avrebbe offerto ai pazienti con disabilità ricoverati, e non, e ai loro familiari un aiuto nell’adattamento ambientale, informazioni di tipo fiscale e tecnico (come l’adeguamento dei veicoli) e l’inserimento lavorativo. Sulla base di tale esperienza, nello stesso anno, Dalla Mora fondò la S.I.Di.Ma (Società Italiana Disability Manager), società scientifica e associazione senza fini di lucro impegnata nella formazione e nella promozione di questa figura professionale a livello nazionale. Per le attività formative, la S.I.Di.Ma ha coinvolto una decina di università pubbliche italiane, in particolare l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, dove sono stati istituiti Master di primo e secondo livello. Secondo Dalla Mora, il Disability Manager è “una competenza inserita in una professionalità già consolidata”.
“Col tempo- spiega Dalla Mora – la S.I.Di.Ma si è organizzata per avere un rappresentante in ogni regione, inoltre ha stipulato accordi con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con CONFIMI (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata) e con il CNOAS (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali). A livello internazionale, invece, è iscritta al Registro Europeo della Trasparenza ed è iscritta all’EASP, l’Associazione Europea dei fornitori di servizi alle persone con disabilità”.
Data miliare è il 20 giugno 2020, giorno in cui la S.I.Di.Ma. ha presentato il “Manifesto del Disability Manager”, testo in cui vengono definite e meglio precisate le competenze, i ruoli e le specificità di questa figura. È un professionista adeguatamente remunerato, ricopre un ruolo di supervisore in diversi ambiti, come l’accessibilità, la mobilità, l’organizzazione nelle aziende, l’inclusione nella scuola e le opportunità nel lavoro, facendo rispettare i punti della Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità. Lo si può definire, pertanto, come una sorta di stratega d’impresa che riesce a coniugare, in modo soddisfacente, le esigenze dei dipendenti con disabilità e le necessità delle aziende.
La validità di questa figura professionale è stata ribadita nel Convegno “2011 – 2021: Storia, impegno e futuro del Disability Manager”, durante il quale è stata istituita una Giornata Nazionale che avrà cadenza annuale per verificare l’effettivo inserimento nei vari ambiti a livello nazionale, secondo le regole del Manifesto.
Oltre a tutto questo impegno, la stessa S.I.Di.Ma. ha approvato la creazione di un premio Internazionale indirizzato ai professionisti, alle istituzioni, alle aziende, sia pubbliche, sia private, e ai singoli cittadini che si impegnano per la promozione di una nuova cultura basata sull’inclusione.
Fonte: invisibiiblog.it
09/10/2021