Secondo Pagano (ANMIC) su questo tema la politica finora ha restituito solo promesse: la disabilità interessa solo in campagna elettorale
Un invalido civile parziale, quindi con una percentuale di invalidità tra il 74% e il 99% percepisce una pensione di natura assistenziale di 295 euro al mese. Una cifra che di certo non consente di condurre una vita dignitosa.
Su questa iniquità, ANMIC ribadisce il proprio disappunto, malcontento e indignazione, perché istituzioni, partiti e Parlamento non affrontano il tema delle pensioni di invalidità e il loro aumento: inattività tanto più grave in un periodo di crisi economica nella quale bollette, benzina, energia e consumi aumentano e i cittadini, letteralmente, non ce la fanno.
E’ il presidente ANMIC, Nazario Pagano, a farsi portavoce di questa battaglia, stanco delle tante promesse della politica al riguardo: “Più volte abbiamo chiesto al Parlamento e al Governo di modificare questa situazione. Ci hanno solo illusi. Per gli invalidi totali abbiamo dovuto aspettare la sentenza delle Corte Costituzionale perchè fosse validato un piccolo diritto riconosciuto agli ultra 65enni 10 anni fa”. – prosegue Pagano, riferendosi all’incremento al milione a cui si è giunti dopo che la Corte Costituzionale aveva ritenuto gli importi delle pensioni di invalidità inadeguate a garantire i mezzi necessari per vivere.
Ma per gli invalidi parziali siamo ancora fermi, e le risposte della politica non sembrano arrivare, o andare in direzioni diverse. Continua Pagano: “Oggi siamo ancora alla ricerca di una soluzione per chi ha una pensione di invalidità parziale. Sono intervenuti con bonus flop così come il reddito di cittadinanza, oggi percepito soprattutto da persone che non ne hanno diritto. Per non parlare degli imbrogli legati ai bonus edilizi. Sono soldi che stiamo buttando dalla finestra? Le lobby di questa nazione sono più forti degli interessi generali. Vogliamo riconoscere un’attenzione alle persone con disabilità? Purtroppo dobbiamo sottolineare che siamo gli unici a chiedere un aumento. Tantissima gente ci telefona e ci manda messaggi. Siamo soli, abbandonati anche dalle altre associazioni”.
La speranza era risposta sulla legge delega sulla disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227), con la quale il Parlamento ha delegato il Governo a legiferare. Prima ancora della recente caduta del Governo, Pagano affermava nel suo intervento a Radio Anmic del 4 luglio di ritenerla una chimera: “La legge delega è diventata una chimera. Pensiamo purtroppo che naufragherà, non vedrà la luce. Mi chiedo, interessa alla politica il mondo della disabilità? Sappiamo come funziona. Ne riparleranno durante la prossima campagna elettorale. Tornerà all’ordine del giorno e poi tornerà la disillusione. Noi non ci stiamo e continueremo la nostra battaglia, affinchè anche gli invalidi parziali possano ottenere ciò che spetta loro di diritto”.
Fonte: Disabili.com
26/07/2022