Il fondo per il finanziamento di attività legate alle disabilità uditive ammonta a un totale di 8milioni di euro
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 agosto il decreto con i criteri i criteri e le modalità per l’utilizzazione delle risorse del Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia.
Il fondo è quello previsto dall’art. 1, comma 456, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, conformemente alle finalità individuate dall’art. 34-ter del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, recante «Misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l’inclusione delle persone con disabilita’ uditiva».
Le risorse assegnate al Fondo ammontano a 8 milioni di Euro per l’anno 2021, così suddivise:
a. 4 milioni di euro al Fondo per il finanziamento ordinario delle università statali e dei consorzi interuniversitari, per l’attivazione dei percorsi formativi per l’accesso alle professioni di interprete in Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei segni italiana tattile (LIST);
b. 500.000 euro alla promozione di campagne di comunicazione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di favorire i processi di inclusione sociale delle persone sorde e con ipoacusia, con protesi acustiche o impianto cocleare;
c. 3,5 milioni di euro alla promozione di progetti di informazione sulla sordità o ipoacusia neonatale o neurodegenerativa, di progetti per la conoscenza la promozione della cultura della comunità sorda in Italia, di progetti sperimentali per l’analisi e la conservazione della Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei segni italiana tattile (LIST) e per la diffusione dei servizi di interpretariato in Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei segni italiana tattile (LIST) con particolare riguardo:
-alla promozione della conoscenza e delle competenze nell’uso della Lingua dei segni italiana (LIS) e in Lingua dei segni italiana tattile (LIST);
-alla diffusione di servizi di interpretariato per l’accesso ai servizi pubblici, compresi quelli di emergenza;
-all’uso di ogni altra tecnologia finalizzata all’abbattimento delle barriere all’informazione o alla comunicazione delle persone sorde o con ipoacusia, con protesi acustiche o impianti cocleari.
Le risorse verranno destinate a finanziare progetti individuati mediante avvisi pubblici, ai quali potranno partecipare pubbliche amministrazioni, enti pubblici, regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, anche in forma associativa, tra loro e con gli enti del terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 maggiormente rappresentativi delle categorie beneficiarie, con associazioni rappresentative delle persone sorde, e con istituti di studio e ricerca pubblici ovvero
tramite accordi di collaborazione ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241.