TERAMO – Alla fine anche il bambino autistico al quale è stata negata la partecipazione alla cerimonia con i suoi coetanei, a Silvi, ha ricevuto la Prima Comunione. In un’altra parrocchia e con un parroco diverso. Ma le polemiche non si placano.
Il caso è stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica dai genitori del bambino, di quasi undici anni, che hanno raccontato che durante la preparazione alla cerimonia gli è stato comunicato che loro figlio non avrebbe potuto prendervi parte. Il piccolo ha dato qualche segnale di insofferenza, ha alzato la voce ed ha gettato a terra alcune candele. «Il parroco, temendo che venisse rovinata la cerimonia, voleva che mio figlio facesse la Comunione da solo, nel retro della Chiesa. Mi sono opposto e sono andato in un’altra parrocchia» ha raccontato il padre del bambino a Il Messaggero.
Il genitore prosegue raccontando di aver già avuto modo di parlare al parroco delle problematiche con le quali convive il figlio, nell’ottobre scorso, e di avergli spiegato che per questo il piccolo non avrebbe potuto partecipare regolarmente al Catechismo, ma di aver comunque ricevuto rassicurazioni.
Pertanto ieri, domenica 14 maggio, il bambino autistico ha ricevuto la Prima Comunione durante una cerimonia differente da quella prevista. Non era nel retro di una chiesa, ma seduto tra le panche, di bianco vestito e seguendo la liturgia tradizionale. Ma era da solo. I suoi amichetti si trovavano in un differente luogo di culto.
Il parroco ha riferito che, dal momento che «il ragazzo non si riusciva a fermare», ha proposto ai genitori di «far ricevere separatamente la Comunione nella cappellina della Chiesa, dopo le celebrazioni delle 11», ma che loro hanno rifiutato. «Bisogna sempre poi considerare l’espressione da parte del giovane alla minima volontà e coscienza ad assumere l’eucarestia. Non posso mettere a rischio tutta la celebrazione delle comunioni che interessano gli altri quaranta ragazzi»
Fonte: ilmartino.it
16/05/2023