Acconto IMU disabili e anziani. Quando è possibile non pagare l’Imposta municipale propria

Acconto IMU disabili e anziani. Quando è possibile non pagare l’Imposta municipale propria

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Acconto IMU in scadenza: l’imposta a carico di proprietari di case e immobili prevede delle agevolazioni per persone anziane o disabili? Lo vediamo qui

L’IMU sta per Imposta Municipale Propria: la tassa, prevista dall’art. 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020), si applica al possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. In sintesi, si tratta di una imposta che devono quindi pagare le persone che siano proprietarie di seconde case e o di abitazioni principali qualificate al catasto come case di lusso, oltre che per i proprietari di terreni agricoli.
L’acconto IMU è prossimo: va infatti pagato entro il 16 giugno 2024. L’IMU non si deve pagare, invece, per la propria abitazione principale, ovverola casa in cui si risidede o dimora abitualmente.

Nello specifico, devono pagare l’IMU:
·         proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
·         titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi;
·         coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
·         concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
·         locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

DEFINIZIONE DI ABITAZIONE PRINCIPALE
Come detto, non è previsto il pagamento dell’IMU per l’abitazione principale. L’abitazione principale è definita come “l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente” [art. 1, comma 741, lett. b), primo e secondo periodo, della legge n. 160 del 2019].
Sono assoggettate al regime IMU dell’abitazione principale le pertinenze della stessa classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna di tali categorie, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo [art. 1, comma 741, lett. b), terzo periodo della legge n. 160 del 2019].

PROPRIETA DISABILI O ANZIANI
In alcuni casi, e in presenza di determinate condizioni, l’immobile posseduto può essere assimilato ad abitazione principale ai fini IMU e, quindi, soggetto a tutte le agevolazioni con esenzione. E’ il caso di persone anziane o disabili proprietarie di immobili, ma che abbiano la residenza in istituti di ricovero o sanitari permanete, a condizione che la stessa non sia stata locata. Va sottolineato però che questa agevolazione è a discrezione del singolo Comune: l’ente locale può infatti decidere se prevedere o meno tale agevolazione nel proprio regolamento IMU o delibera. Lo prevede il comma della 741, lettera c della Legge di Bilancio 2020: “su decisione del singolo comune, l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare”.
Pertanto, se una persona anziana o disabile prende la residenza nell’istituito di ricovero ed è comunque proprietario di un immobile di categoria A/2, l’immobile può essere considerato abitazione principale, quindi esente IMU. E’ possibile verificare come si adegua il proprio comune a tale disciplina consultando le delibere regionali riferite all’IMU, visitando questa pagina di ricerca del Ministero delle Finanze.
In caso di più unità immobiliari, l’agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare.
Per poter accedere all’esenzione IMU per disabili è quindi necessario:
1. avere la residenza in altra struttura/casa di riposo
2. che il Comune di residenza preveda tale agevolazione da propria apposita delibera comunale
3. che la casa non sia stata affittata ad altri.

SCADENZE IMU 2024
L’IMU si paga in due rate, di acconto e saldo. La prossima rata di scadenza del pagamento dell’IMU è il 17 giugno 2024, mentre il saldo IMU è il 16 dicembre 2024.

COME SI PAGA L’IMU
L’IMU si paga con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 in due rate. Eventualmente si più scegliere di decidere di pagare tutta l’imposta con un unico versamento entro il 17 giugno.

Fonte: Disabili.com

14/06/2024