Un nuovo decreto con le tariffe degli ausili per la disabilità, per dare attuazione all’aggiornamento previsto dal decreto LEA del 2017, è stato trasmesso dal Ministero della Salute alle Regioni
Continua la travagliata strada dei tariffari per assistenza specialistica e assistenza protesica (leggi ausili disabili, ndr), la cui entrata in vigore sarebbe prevista, dall’ultimo decreto approvato , per gennaio 2025. Ma le cose potrebbero cambiare. Secondo quanto riportato dalla stampa, il Ministero della Salute avrebbe realizzato un nuovo decreto sulle tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica ora al vaglio delle Regioni, che sostituisce le tariffe allegate al precedente decreto ministeriale del 23 giugno 2023.
Nomenclatore Tariffario fermo
Che sia la volta buona, quindi, per il Nomenclatore Tariffario? Ricordiamo che i tariffari sono l’elenco delle tariffe per prestazioni e ausili per persone disabili coperti dal SSN, che attendono da anni di essere aggiornati: ultimo step della riforma dei LEA del 2017. Gli ultimi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) erano stati approvati 7 anni fa con il relativo DPCM, ma manca ancora l’approvazione delle tariffe, tassello mancante di una riforma che altrimenti non aggiorna né prestazioni né ausili a disposizione dei cittadini. Il ritardo nell’approvazione dei Tariffari si traduce infatti in prestazioni e ausili obsoleti, dal momento che i vecchi prezzi di riferimento risalgono a ben 25 anni fa per la protesica (il nomenclatore tariffario è del 1999) e a 28 anni per la specialistica.
Nel tempo vari tentativi di aggiornamento sono sempre caduti nel vuoto, per l’impossibilità di agiungere ad un accordo con Regioni e settore protesico.
Le tariffe per ausili su misura
L’articolo 3 del nuovo decreto tariffe al vaglio ora delle Regioni, in particolare, è dedicato alle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di assistenza protesica su misura erogabili a carico del Servizio sanitario nazionale di cui all’allegato 5, elenco 1, del DPCM del 12 gennaio 2017.
Ricordiamo che il Nomenclatore approvato nel 2017 interveniva sul precedente con modifiche sostanziali, stabilendo che si definiscono “su misura” i dispositivi fabbricati appositamente in base alla prescrizione di un medico specialista. Al contrario, i dispositivi fabbricati con metodi di fabbricazione continua o in serie che devono essere successivamente adattati per soddisfare una specifica esigenza dell’assistito mediante una personalizzazione attestata dal medico, non sono considerati “su misura” (art. 1, comma 2, lett. d) D.lgs. 24 febbraio 1997, n. 46).
In base a questa nuova classificazione, sono stati trasferiti alcuni dispositivi in serie inclusi nell’Elenco 1 del precedente Nomenclatore nell’attuale Elenco 2a dell’Allegato 5 denominato “Ausili di serie che richiedono la messa in opera da parte del tecnico abilitato”.
Pertanto il nuovo documento proposto dal Ministero comprende una nuova proposta tariffaria relativamente ai dispositivi “su misura” (quelli dell’allegato 5, elenco 1, del DPCM 12 gennaio 2017 sui LEA), mentre per i dispositivi rientranti negli altri elenchi (2A e 2B), contenenti gli ausili di serie e gli ausili di serie pronti per l’uso, si èfatto rinvio alle procedure di evidenza pubblica.
I nuovi ausili nel nomenclatore
La proposta delle nuove tariffe ha preso in esame quindi le categorie di ausili individuate del DPCM 2017 che in alcuni casi hanno visto l’introduzione di nuovi dispositivi – anche se viene, viene sottolineato, è stato introdotto un numero esiguo di dispositivi totalmente nuovi (ad esempio alcune ortesi degli arti inferiori o la classe di ausili per la terapia circolatoria), mentre la maggior parte delle innovazioni riguarda le componenti realizzate con “nuovi” materiali (rispetto al nomenclatore del 1999). Ad esempio:
– ausili per la terapia circolatoria nell’ambito degli ausili per le terapie individuali
Si tratta di una nuova classe di ausili inseriti nel Nomenclatore: insieme a una tipologia prodotta industrialmente da acquistare con le ordinarie procedure previste dal Codice dei contratti, ne esiste infatti una seconda fabbricata “su misura” fino ad ora esclusa dalla copertura del SSN.
– ortesi spinali
Tra le ortesi spinali, sono stati inseriti due nuovi prodotti già diffusi nel mercato privato ossia il corsetto Sforzesco e il corsetto P.A.S.B.
– ortesi per arti superiori
Qui sono stati inclusi due nuovi prodotti: le ortesi tipo tenodesi funzionali all’estensione del polso e le ortesi tipo tenodesi funzionali per opposizione e presa 1∞ – 2∞ – 3∞ dito.
– ortesi per arti inferiori
In questa classe si concentra la maggior parte dei prodotti totalmente nuovi inseriti nel Nomenclatore, ovvero
– ortesi dinamiche gamba – piede a valva antiequino (Codivilla modificata);
– ortesi di allineamento coscia – gamba o tutore rigido a doppia valva (schiniere);
– ortesi di allineamento e carico per anca (bacino-coscia fino al ginocchio escluso): tutore rigido a valva monolaterale;
– tutori Reciprocating Gait Orthosis Isocentric (bacino-coscia-gamba-piede);
– tutori pediatrici e adulti Advanced Reciprocating Gait Orthosis (bacino-anca-coscia-piede).
– protesi per arti superiori
La classe delle protesi per arti superiori non è stata caratterizzata dall’introduzione di prodotti totalmente nuovi, ma è stata applicata una logica di miglioramento della qualità degli ausili erogati.
– protesi per arti inferiori
Non è stato inserito alcun dispositivo nuovo, ma è prevista la possibilità di prevedere dei dispositivi di base tecnologicamente avanzati e innovativi, costituiti da materiale all’avanguardia e già ampiamente utilizzati dagli assistiti attraverso la compartecipazione alla spesa per l’acquisto dell’ausilio (riconducibilità per omogeneità.
Tra i dispositivi coinvolti:
– le Protesi per disarticolazione di ginocchio,
– le Protesi transfemorali endoscheletriche con invasatura temporanea,
– le Protesi transfemorali endoscheletriche con invasatura ad aderenza totale e tenuta pneumatica,
– le Protesi endoscheletriche per disarticolazione dell’anca ed emipelvectomia
– Protesi oculari
Le protesi oculari su misura rappresentano il risultato di una lavorazione che richiede una serie di prove con modelli di adattamento progressivo, al fine di ottenere la migliore somiglianza possibile con l’occhio superstite.
– Ausili per la mobilità personale
Qui si è avuta la collocazione dei due ausili di serie nell’elenco del “su misura”: le basi di mobilità basculante (dispositivi di serie), e una serie di aggiuntivi all’occorrenza necessari in base alla prescrizione dello specialista.
– Ausili per adattamento della casa e altri ambienti
Specificatamente nell’ambito della classe Ausili per adattamento della casa e altri ambienti, la componente Sedute e sistemi di seduta speciali (costruite su misura) rientra tra i dispositivi “su misura”. Si basa, infatti, su misure rilevate sulla persona per compensare le deformità posturali imposte dalla patologia e per prevenire l’affaticamento nella posizione seduta, e quindi rispondere all’esigenza di assicurare il mantenimento di una corretta, sicura e confortevole posizione seduta al paziente.
– Ausili ottici
Rientrano qui dispositivi di correzione ottica non elettronici, rivolti alle specifiche esigenze di assistiti con gravi limitazioni della funzione visiva (nell’ordinamento sanitario italiano, le lenti per occhiali e quelle a contatto sono considerati dispositivi su misura). Il Nomenclatore ha per tale classe previsto l’introduzione di alcuni dispositivi non previsti dal Nomenclatore DM 332/99.
Impatto economico e prossimi step
La portata economica delle nuove tariffe ammonterebbe ad aggiuntivi 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e ad euro 47,6 milioni per la protesica.
Ora il testo passa al vaglio delle Regioni per l’approvazione.
Fonte: Disabili.com
14/11/2024
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