Dopo Roma e Verona, sarà il capoluogo partenopeo ad ospitare dal 20 al 22 febbraio 2020 la terza edizione dell’evento organizzato dall’Ente nazionale sordi. Obiettivo: “Fornire un quadro scientifico aggiornato sulla sordità e sulle tematiche relative”.
NAPOLI. “Fornire un quadro scientifico aggiornato sulla sordità e sulle diverse tematiche mediche, didattiche, sociali, assistenziali ad essa relative”. È questo l’obiettivo della terza Conferenza nazionale sulla sordità organizzata a Napoli dall’Ente nazionale sordi dal 20 al 22 febbraio 2020. “Nuove prospettive tra progresso scientifico e tutela sociale. Aspetti medici, psicologici, educativi e riabilitativi”: questo il titolo dell’evento che affronterà in tre giorni diverse tematiche a partire da un aggiornamento sui dati epidemiologici sulla sordità, sulle ultime ricerche genetiche e sulle staminali negli organi uditivi e vestibolari dell’orecchio interno, ma durante la terza conferenza ci sarà spazio anche per affrontare i temi dello screening, delle diagnosi, degli impianti cocleari e delle protesi, degli aspetti medico legali della Sordità, del bilinguismo modale, della LIS negli ambienti educativi e scolastici, ma anche di prospettive riabilitative per bambini con sord ità e di nuove tecnologie disponibili per le persone sorde.
Una conferenza “in continuità con le precedenti conferenze di Roma (2008) e Verona (2010) – spiegano gli organizzatori -, sulla base delle ultime ricerche scientifiche, prospettive socio-culturali e aggiornamenti medico-legali nei settori specifici della sordità”. Secondo l’ENS, la sordità è “una disabilità che non si vede – continua una nota dell’organizzazione -, per tale motivo se ne sottovaluta spesso la gravità e le conseguenze socio-culturali e comunicative che essa comporta, che spesso conducono alla discriminazione ed emarginazione della persona sorda. Informazione, comunicazione, educazione, lavoro, benessere sono diritti inalienabili della persona sorda, diritti per cui occorre lottare insieme, oltre ogni forma di ideologia e pregiudizio”. Nella tre giorni di lavori, aggiunge la nota, “verranno proposti e dibattuti temi scientifici che avranno carattere innovativo ed altri su cui è importante porre l’attenzione e fornire aggiornamenti – spiegano gli organizzatori -, con particolare riferimento alla prevenzione, allo sviluppo di tecnologie assistive, interventi, ausili, tra cui l’impianto cocleare, le protesi impiantabili e le stesse protesi acustiche, divenute veri e propri minicomputer auricolari”. Il programma è rivolto sia a medici e tecnici in ambito multidisciplinare (otorinolaringoiatri, audiologi, pediatri, medici legali, psicologi, medici di base, tecnici audiometristi, audioprotesisti, logopedisti) che alle persone sorde, ai loro familiari e agli addetti ai lavori, per l’individuazione di necessità e soluzioni e per l’avvio di iniziative di supporto socio-sanitario. Sul sito dell’ENS dedicato alla Conferenza gli aggiornamenti sul programma.
Fonte: Redattore Sociale.it
04/01/2020