PESCARA. Bisogna pensare anche alle persone disabili che hanno bisogno di assistenza. Lo chiede Stefania Catalano (Pd) che in un comunicato pone l’accento su una delle proposte che oggi i consiglieri…
PESCARA. Bisogna pensare anche alle persone disabili che hanno bisogno di assistenza. Lo chiede Stefania Catalano (Pd) che in un comunicato pone l’accento su una delle proposte che oggi i consiglieri del centrosinistra formuleranno nel corso della seduta di consiglio comunale. «Le famiglie dei bambini e dei ragazzi con disabilità non possono essere lasciate sole», dice. «Chiederemo di organizzare l’educazione a distanza rimodulando da subito l’attività delle 110 assistenti specialistiche». Catalano spiega che «le persone con disabilità e le loro famiglie si trovano a vivere in totale solitudine situazioni davvero critiche di gestione di questa nuova routine, che vede i propri figli regredire a causa della mancanza di interventi continuativi e integrati tra docenti di sostegno della scuola e le assistenti specialistiche». Visto il protrarsi della chiusura delle scuole (almeno fino a metà aprile) la consigliera comunale del Pd chiede «di attivare per l’assistenza specialistica la modalità educativa a distanza in modo da continuare a mantenere, laddove possibile, il filo diretto tra studenti e assistenti concordando l’attività con l’istituzione scolastica, quindi il docente di sostegno, e con la famiglia». Infine, «la cura educativa per i bambini e i ragazzi con disabilità seguiti dal servizio di assistenza educativa scolastica», conclude Stefania Catalano, «deve trovare anche in questi giorni modalità di vicinanza e di supporto, anche se non necessariamente in presenza, ferme restando le tutele dei lavoratori e dei cittadini in materia sociosanitaria».
Fonte: ilcentro.it
03/04/2020