Ha diritto al contributo mensile chi dimostra una invalidità di almeno il 41%
L’AQUILA. Un supporto concreto per i pazienti affetti da diabete e i loro familiari. Il Governo, nella fase di emergenza coronavirus, ha prolungato anche per il 2020 il bonus diabete da 517,84 euro, entrato in vigore lo scorso anno. L’indennità viene corrisposta per dodici mesi a quanti soffrono di questa patologia fortemente invalidante.Il diabete, in Abruzzo colpisce oltre 90mila persone e Italia più di 3 milioni e mezzo ma si stima che almeno un ulteriore milione ne sia affetto senza saperlo. Nel 1987, con la legge 115, lo Stato ha inserito il diabete mellito tra le malattie di alto interesse sociale: a tale scopo ha stabilito programmi e azioni dedicate appositamente alla prevenzione e alla diagnosi precoce della malattia, al miglioramento delle cure, alla prevenzione delle complicanze e al miglioramento della vita dei pazienti nel contesto sociale.BONUS DIABETE. È una delle agevolazioni fiscali di cui i malati possono beneficiare. Ecco come funziona.L’assegno per l’indennità di accompagnamento da diabete, più comunemente noto come “bonus diabete” è pari a 517,84 euro mensili ed è esente da Irpef. Lo può richiedere chi è affetto da diabete mellito di tipo 1 e 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado, con un’invalidità tra il 41% e il 50%, chi è insulino-dipendente, con un mediocre controllo metabolico e un’iperlipidemia ovvero con un aumento dei livelli di uno o più grassi nel sangue o con crisi ipoglicemiche frequenti, non trattabili con le normali terapie, corrispondenti a un’invalidità valutata tra il 51% e il 60% o i pazienti che soffrono di complicanze del diabete, fra cui la nefropatia, la retinopatia proliferante e la maculopatia, considerate invalidanti nella misura tra il 91% e il 100%.
COME FARE DOMANDA. Per ottenere il bonus diabete è necessario poter dimostrare una invalidità collegata alla malattia. Serve, quindi, un certificato rilasciato dal proprio medico di base che attesti il diabete. Sarà lo stesso medico ad inviare all’Inps la documentazione necessaria e, solo dopo il riconoscimento dell’invalidità civile tramite una valutazione eseguita da un’apposita commissione medica che visiterà il paziente e ne controlllerà i requisiti, l’Istituto di previdenza provvederà ad erogare l’indennità mensile. La richiesta deve essere corredata dal riferimento esplicito alla domanda di invalidità e alla legge 104 inoltrata tramite patronato, contattando il numero 8003164 o direttamente sul portale Inps, con le proprie credenziali di accesso
.ALTRE AGEVOLAZIONI. Insieme al bonus, i malati di diabete hanno anche diritto anche, se lavoratori dipendenti, all’iscrizione alle categorie protette in caso di invalidità superiore al 46%. Se dipendenti pubblici possono accedere alla pensione per inabilità alle mansioni o pensione di invalidità, quando la malattia è avanzata al punto tale da non permettere al malato di condurre una vita normale. Hanno, inoltre, diritto alla pensione anticipata, con limitazione legata a una percentuale di invalidità elevata e ai propri contributi versati, pensione di vecchiaia anticipata a 55 anni e 7 mesi di età per le donne e 60 anni e 7 mesi per gli uomini, solo se con almeno 20 anni di versamenti contributivi e con invalidità pari o maggiore all’80%.Altre agevolazioni previste dalla legge sono la maggiorazione di due mesi di contributi figurativi, per ogni anno di servizio, se l’invalidità riconosciuta oscilla tra il 74% e l’80%. In caso di invalidità, per il paziente o i familiari è prevista una detrazione fiscale pari al 19% sulle spese di acquisto o di adattamento di un’automobile, Iva al 4% sull’acquisto dell’auto e esenzione del pagamento del bollo. Tutte le esenzioni elencate sono previste nella legge 104/92, che annovera assegni, permessi e altri vantaggi per l’assistenza alle persone affette da diabete.
Fonte: ilcentro.it
07/07/2020