SASSO MARCONI (BO). È stata la loro prima volta su un carro di Carnevale e domenica 11 febbraio faranno il bis. Domenica scorsa una quindicina di ragazzi con -disabilità, compresi 6 in sedia a ruote, hanno sfilato per Sasso Marconi, un centro del primo Appennino bolognese, durante la parata di Carnevale. Da un anno aspettavano l’evento e qualche mese fa, quando si è capito che i problemi di sicurezza erano stati risolti, hanno iniziato a prepararsi con entusiasmo. Alla loro prima uscita, “tanta era l’euforia che qualcuno, persino dalla carrozzina, è riuscito ad alzarsi in piedi per qualche minuto”, racconta Lara Pizzirani, educ atrice del Centro “Modiano”, nella frazione di Borgonuovo, gestito da Anffas in collaborazione con il Comune e l’azienda sanitaria locale. È stata sua l’idea di far salire su un carro allegorico le persone seguite dal centro diurno per disabili.
La scommessa è stata vinta grazie alle persone che hanno messo a disposizione il carro e il trattore, l’azienda agricola Sapori di Sasso, e al titolare della ditta Allori Ponteggi, che ha realizzato l’allestimento e soprattutto ha trovato la soluzione per superare l’ostacolo più grande: anziché costruire una rampa da 8 metri, ha avuto l’idea di usare l’elevatore del pulmino del centro diurno per far salire direttamente sul carro allegorico i ragazzi, in particolare quelli che usano la sedia a ruote. Il resto l’ha fatto l’atmosfera. “A ogni giro della piazza centrale, bambini e famiglie volevano salire sul nostro carro, che era il più grande. Era come se fossimo sempre stati insieme, nessuno sguardo particolare, nessuna diffidenza – sottolinea Pizzirani – i ragazzi erano al settimo cielo, molti di loro non hanno tante occasioni di socialità”.
Negli ultimi mesi gli ospiti del centro hanno disegnato e realizzato insieme agli educatori i costumi, “ognuno secondo le sue possibilità”. L’ispirazione è venuta dalle carte da gioco Modiano, quelle che danno il nome alla struttura socio-riabilitativa. “A lungo l’edificio in cui ci troviamo è stato una scuola, fondata negli anni Venti dai fratelli Modiano di Trieste per i dipendenti della cartiera del Maglio, di cui all’epoca erano proprietari”, racconta l’educatrice. Da qui l’idea di ricreare con stoffe ricevute in dono proprio delle carte da gioco. “Facciamo spesso iniziative alternative, per questo lo scorso Carnevale fa mi è venuto in mente di fare in modo che chi sta in carrozzina potesse salire in alto, cambiare prospettiva. Ringrazio le persone che ci hanno aiutato a renderlo possibile”. Durante la sfilata “i ragazzi erano a loro agio, come se l’avessero sempre fatto”, osserva Pizzirani, che ora si prepara alla seconda sfilata in programma, dom enica prossima a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. L’anno prossimo vorrebbero arrivare anche nel capoluogo e stanno già pensando di preparare un carro con figure tridimensionali in cartapesta, un materiale con cui i frequentatori del centro diurno hanno già dimestichezza.
Fonte: Redattore Sociale
08/02/2018