Avviata da ANFFAS nell’ambito del progetto TuttInclusi, la consultazione si compone di un questionario per analizzare il grado di discriminazione basata sulla disabilità in Italia
Nell’ambito della presentazione ufficiale del progetto nazionale – “TuttInclusi – ridurre le ineguaglianze promuovendo l’inclusione sociale” di ANFFAS, che si è tenuta lo scorso 18 settembre, è stata anche lanciata una nuova consultazione pubblica aperta fino al 31 gennaio 2025 (dopo quella realizzata per il progetto AAA – Antenne Antidiscriminazioni Attive del 2022), volta ad analizzare il fenomeno della discriminazione basata sulla disabilità.
LA CONSULTAZIONE
ANFFAS chiama ancora una volta le persone con disabilità, familiari ed operatori ad esprimersi rispetto alle proprie esperienze per comprendere l’entità e le caratteristiche del fenomeno discriminazione in Italia, facendo emergere anche quella “sommersa”. Lo scopo è avere uno strumento in più per rafforzare e struturare iniziative a contrasto delle alle discriminazioni di cui sono vittime le persone con disabilità e le loro famiglie.
Al termine della consultazione pubblica, che sarà aperta fino alla fine di gennaio, i dati verranno elaborati e sarà prodotta una pubblicazione sullo stato attuale della discriminazione basata sulla disabilità in Italia e sulle possibili iniziative e strategie future.
IL QUESTIONARIO
Il questionario è disponibile in cinque versioni. La consultazione è infatti rivolta a:
– persone con disabilità (in questo caso il testo è redatto in linguaggio facile da leggere),
– familiari,
– operatori
– responsabili di enti che gestiscono servizi e operatori altri.
Questo il link per accedere alle consultazioni.
IL PROGETTO TUTTI INCLUSI
Come anticipato, la consultazione ANFFAS si inserisce nell’ambito di TuttInclusi, il progetto di rete che ANFFAS ha intrapreso, e che durerà fino a novembre 2025 con il coinvolgimento non solo di numerose strutture associative Anffas del territorio nazionale, ma anche di Enti del Terzo Settore esterni.
L’obiettivo è il perseguimento dell’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “Ridurre le ineguaglianze”, attraverso 4 assi di azioni che si realizzeranno contemporaneamente per implementare l’inclusione sociale, contrastare ogni forma di discriminazione, ridurre le ineguaglianze delle persone con disabilità, specie intellettive e del neurosviluppo, e dei loro familiari in ogni ambito della loro vita.
Questi i 4 assi di azione:
– giovani con e senza disabilità,
– implementazione del CQA Anffas,
– transizione inclusiva dei servizi,
– contrasto alla discriminazione
DALL’INTEGRAZIONE ALL’INCLUSIONE
Così Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, sulle basi da cui parte il progetto TuttInclusi: “L’inclusione delle persone con disabilità comporta prima di tutto una grande rivoluzione culturale. Infatti, diversamente dal modello basato sull’integrazione, ancora purtroppo fortemente presente nel nostro sistema, il modello inclusivo impone che siano i contesti a doversi adattare, modificare e plasmare per consentire ad ogni persona, con i giusti ed adeguati sostegni, di poter vivere in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini senza subire discriminazioni basate sulla disabilità”.
“Si tratta quindi di diritti umani e del nuovo modello centrato sulla persona, paradigmi che ritroviamo pienamente nella legge di riforma della disabilità e nei suoi decreti attuativi: da questo nasce il titolo di questo progetto, non a caso identificato con TuttInclusi, in quanto andando a toccare quattro assi di sviluppo dedicati potrà concorrere a creare e consolidare sempre più il modello inclusivo a cui Anffas tutta si ispira
Fonte: disabili.com
24/09/2024