Giampiero Griffo nella task force per la “fase 2” della lotta al coronavirus

Giampiero Griffo nella task force per la “fase 2” della lotta al coronavirus

pubblicato in: IN RILIEVO, NOTIZIE | 0

Esperto di disabilità ai massimi livelli, nonché egli stesso persona con disabilità, Giampiero Griffo, già coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio sulla Condizione delle Persone con Disabilità, farà parte del comitato di esperti che programmerà la “fase 2” della lotta alla pandemia da coronavirus. La sfida non è solo tecnica, ma anche culturale, in quanto Griffo intende promuovere in questo suo ruolo il cosiddetto “mainstreaming” della disabilità, ovvero l’inserimento di quest’ultima in tutte le politiche e la legislazione che incidono sulla vita delle persone.

È cronaca degli ultimi giorni che la Presidenza del Consiglio, tramite il Decreto del Presidente del Consiglio prodotto il 10 aprile, ha deciso di costituire un comitato di esperti in materia economica e sociale, detto task force, per programmare la cosiddetta “fase 2” della lotta alla pandemia da coronavirus.
Ebbene, tra i membri di tale task force è stato nominato in qualità di esperto Giampiero Griffo, già coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.

La task force durerà il tempo necessario ed è formata da esperti di vari àmbiti e discipline. Si tratta di una struttura snella che dovrà lavorare sulle principali tematiche della ripresa di una vita destinata a convivere con il coronavirus fino a che si non giungerà alla scoperta di un vaccino e di una cura.
Il compito definito nel Decreto del Presidente del Consiglio è quello di «elaborare e proporre al Presidente del Consiglio misure necessarie per affrontare l’emergenza epidemiologica COVID-19, nonché per la ripresa graduale nei diversi settori di attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza».
Il Comitato opererà in coordinamento con il Comitato Tecnico Scientifico istituito il 3 febbraio scorso.

La decisione di acquisire un esperto di disabilità, nonché persona con disabilità, va nella stessa direzione dell’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità della Presidenza del Consiglio e cioè il cosiddetto mainstreaming della disabilità, ovvero l’inserimento di quest’ultima in tutte le politiche e la legislazione che incidono sulla vita delle persone. È una scelta politica e operativa da salutare con soddisfazione, per la coerenza del Governo.
Nella composizione del Comitato prevalgono competenze economiche e accademiche, per evidenti ragioni. Il tema della protezione sociale è conosciuto da pochi e sempre pensato solo dal punto di vista economico.

Nell’accettare il compito, Griffo ha dichiarato che egli non proporrà solo interventi su politiche di welfare, ma anche e soprattutto promuoverà «il mainstreaming della disabilità in tutti gli àmbiti di discussione, utilizzando linguaggi comprensibili ed efficaci per rimuovere pregiudizi, stigma sociali, letture basate esclusivamente sul modello medico della disabilità, lontani dal rispetto dei diritti umani che la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità impone». Una sfida quindi non solo tecnica, ma culturale.

Queste settimane hanno fatto emergere in tutti noi, in maniera incontrovertibile, che siamo ancora cittadini invisibili, discriminati e che non possiamo accedere agli interventi di politiche pubbliche generali in eguaglianza di opportunità, anche e soprattutto in situazioni di emergenza. I temi, dunque, che Griffo dovrà affrontare con urgenza in questa prima fase riguarderanno varie aree di attività legate alla riapertura di servizi e la formulazione di modelli di intervento che permettano in futuro di migliorare le politiche e gli interventi, prevenendo i fenomeni che nella pandemia in corso hanno penalizzato fortemente le persone con disabilità. Quindi dall’educazione inclusiva al lavoro, dalla salute all’emergenza, senza trascurare la necessità di dati statistici certi e affidabili. Ma naturalmente, visto la probabile durata di una situazione ancora mancante di vaccini e cure contro il virus, altre aree di attività verranno certamente esaminate nel prosieguo del lavoro della task force.

Fonte: Superando.it

14/04/2020