I mattoncini LEGO per aiutare i bambini affetti da autismo

I mattoncini LEGO per aiutare i bambini affetti da autismo

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CECINA. I celebri mattoncini colorati Lego come strumento di apprendimento per i bambini con sindrome di Asperger o per quelli che rientrano nello spettro dell’autismo. L’associazione cecinese ProgettAbile da gennaio avvierà una serie di laboratori che saranno molto probabilmente organizzati, con orario da definire, alla ludoteca Fantasia. Il tutto rientra nel progetto “Lego club”, interamente finanziato dall’associazione Oliver accende un sorriso onlus. «Giocando con le costruzioni i bambini interagiscono tra loro e, in questo modo, imparano senza avere l’impressione di essere sottoposti ad una terapia», spiega Serena Suárez Lugo, vicepresidente di ProgettAbile. Il progetto, quindi, intende aiutare tutti quei bambini che hanno difficoltà a socializzare offrendo, nello stesso tempo, un momento di gioco che è a tutti gli effetti formativo. Ma c’è di più. «L’idea è anche quella di coinvolgere le famiglie, rendendole direttamente partecipi del percorso fatto dai figli e offrendo strumenti per proseguire in autonomia – dice Roberta Di Pasquale, psicologa e socia di ProgettAbile – Insomma, è un progetto che vuole essere veramente inclusivo». laboratori per 12 bambiniI laboratori Lego sono pensati per 12 bambini, che saranno divisi in gruppi di tre. Per ogni gruppo ci sarà un operatore. «Per questo stiamo cercando persone con laurea in psicologia o scienze della formazione – spiega Alessandra Aliboni, presidente dell’associazione – Gli operatori parteciperanno a corsi di formazione specifica che saranno organizzati nella biblioteca comunale». Come formatore ci sarà il dottor Antonio Narzisi, psicologo e psicoterapeuta. attività gratuiteE i laboratori rivolti ai bambini saranno gratuiti. «Purtroppo abbiamo la possibilità di ospitare solo 12 bambini – sottolinea Aliboni – ci metteremo in contatto con le assistenti sociali per capire quali sono le necessità del territorio. Credo che a parità di bisogno daremo la precedenza a famiglie con minor possibilità economica». In base al numero dei partecipanti, i laboratori saranno strutturati su uno o due giorni della settimana. Prenderanno il via a gennaio, ma già da settembre l’associazione si metterà in moto per trovare gli operatori e per mettersi in contatto con le famiglie.un aiuto all’interazione«L’idea mi è venuta perché ho letto di uno psicologo che lavora con i bambini che si trovano nello spettro autistico – dice Suàrez – In sala d’attesa teneva i mattoncini Lego e una volta ha visto che due bambini avevano iniziato a giocare con le costruzioni, di loro iniziativa. In questo modo interagivano. C’era chi passava i pezzi e chi si occupava di costruire. Ognuno aveva un ruolo nel gioco». In pratica il gioco, in questo caso con i Lego, aiuta l’interazione. L’associazione è entusiasta di essere riuscita a pianificare un progetto del genere, perché in questo modo può offrire un sostegno gratuito al territorio. I soci si sono quindi interfacciati anche con l’amministrazione comunale, per trovare gli spazi dove organizzare i laboratori per i bambini e i corsi di formazione per gli operatori. Adesso non resta che mettere in pratica tutti i punti del progetto. L’appuntamento è per gennaio con i laboratori e per l’autunno con i corsi di formazione per i futuri operatori.

Fonte: iltirreno.it

14/08/2020