INPS, in arrivo la Disability Card, riservata a chi ha una disabilità tra il 67% e il 100%, per l’accesso a servizi gratuiti o a costo ridotto, per trasporti o servizi di cultura, nonché per sostituire i verbali cartacei che attestano la disabilità dell’individuo.
Tra gli otto Paesi facenti parte dell’Unione Europea che hanno aderito al progetto, l’Italia sarà il primo a rendere disponibile la card, dopo intoppi e rallentamenti dovuti al periodo emergenziale.
La Disability Card era, infatti, già stata prevista dalla Legge di Bilancio 2019, con risorse pari a 1,5 milioni di euro per il triennio 2019-2021, ma il progetto è ripartito solo dopo l’approvazione del decreto del 6 novembre 2020, avvenuto il 3 dicembre 2021 da parte del governo.
Insomma, manca davvero poco e finalmente sarà possibile ottenere la card, con codice QR da presentare assieme a tessera sanitaria e documento di identità, per poter accedere gratuitamente o a costo ridotto a una serie di servizi, i quali non sono stati ancora del tutto definiti.
Se le tempistiche non verranno disattese a causa di ulteriori intoppi, la Disability Card dell’INPS potrebbe essere disponibile già a partire da febbraio 2022. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, invierà una comunicazione non appena metterà a disposizione la procedura necessaria per inviare la richiesta.
Intanto, proprio quando la Disability card viene presentata, è stato anche approvato l’emendamento al decreto Fiscale volto a correggere lo sconvolgimento dei requisiti per l’assegno di invalidità che, dopo le sentenze della Corte di Cassazione, aveva decretato l’incumulabilità di assegno e redditi da lavoro.
INPS Disability Card cos’è: il progetto EU Disability Card
Facilitare la burocrazia, fornire un servizio riconosciuto anche dagli altri Stati membri, dare parità di accesso a una vasta gamma di benefici, specialmente nell’ambito culturale, sportivo, dei trasporti e delle attività ricreative: questi sono gli obiettivi della Disability Card (o Tessera europea di invalidità) che INPS potrebbe rilasciare già nei primi mesi del prossimo anno.
Il progetto, in realtà, non è nuovo, ma risale anzi al 2016 e coinvolge, oltre al nostro Paese, altri sette Paesi dell’Unione Europea, cioè:
Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania e Slovenia.
Per garantire la piena inclusione e partecipazione alla vita sociale e culturale delle persone con disabilità, il governo ha finalmente sbloccato il progetto, in cantiere già da tempo e con la definizione delle risorse già a partire dal 2019.
L’Italia è tra i primi paesi a introdurre la tessera europea di invalidità. La strada, però, non è ancora del tutto in discesa: mancano ancora la definitiva individuazione delle categorie che potranno avere diritto alla tessera, i benefici per i quali questa potrà essere utilizzata e, naturalmente, la definizione di una procedura per l’invio delle richieste da far pervenire a INPS. Anche se, su quest’ultimo punto, sono già presenti utili informazioni sulla modalità di presentazione delle domande.
In Italia, i titolari dell’attuazione del progetto, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, sono la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) e la Federazione Associazioni Nazionali persone con Disabilità (FAND). Nella realizzazione del progetto EU Disability Card, però, sono coinvolti anche il Ministero per i Beni Culturali, il Ministero dei Trasporti, la Presidenza del Consiglio, naturalmente INPS e molti altri.
INPS Disability Card a chi spetta e come funziona: gli obiettivi del progetto
Come già accennato, la Disability Card, rilasciata da INPS già dal prossimo anno, sarà disponibile per coloro che hanno tra il 67% e il 100% di disabilità, probabilmente secondo i requisiti indicati nella legge n. 104 del 1992, legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.
Secondo il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, che ha presentato la card assieme alla ministra per le disabilità Erika Stefani, il nuovo servizio semplificherà la vita degli utenti più fragili: 4 milioni di persone, tra uomini e donne, che potranno contare su uno strumento valido non solo sul territorio nazionale, ma in tutti gli stati dell’Unione Europea.
I vantaggi, durante la vita di tutti i giorni, saranno evidenti e riguarderanno:
non solo accesso a servizi gratuiti o a tariffe ridotte per diversi benefit, tra cui trasporti, eventi culturali e attività ricreative e sportive, ma anche semplificazione della burocrazia che avanza un altro passo verso la digitalizzazione, permettendo agli invalidi di presentare semplicemente la card, senza dover portare con sé faldoni e certificati cartacei.
La Disability Card rappresenterà sia un documento di identità che una certificazione di disabilità. Sulla card sarà, infatti, presente la foto e il nominativo del titolare della carta (che non sarà cedibile a terzi). Il titolo del documento, inoltre, sarà riproposto anche in codice braille e, per coloro che hanno bisogno di accompagnatore o di ulteriore sostegno, per esempio nel caso di non autosufficienza o di invalidi minorenni, sulla card sarà presente anche un ulteriore campo.
Infine, esattamente come il documento di identità, anche la Disability Card avrà una durata di dieci anni. Al termine di questo periodo, il titolare della card potrà richiederne il rinnovo.
Disability card come ottenerla: come fare richiesta a INPS e da quando
Come per molti altri servizi e prestazioni in favore delle persone affette da disabilità, sarà INPS a regolare l’erogazione della Disability Card, confermando i requisiti di accesso (che per il momento non sono stati pienamente definiti) e svolgendo i dovuti controlli e verifiche.
L’INPS è dunque al lavoro per definire le procedure di richiesta. Come per altri servizi, anche la Tessera europea di invalidità potrà essere richiesta direttamente sul sito dell’Istituto, accedendo con identità digitale, dunque, alternativamente con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Nella domanda andranno specificati:
il nome e il cognome di chi fa la richiesta; il codice fiscale; il domicilio della persona con disabilità, del suo tutore o altro rappresentante previsto dalla legge; indirizzo di residenza e quello a cui sarà spedita la card; il numero di telefono.
Il rilascio della Disability Card avverrà gratuitamente e le richieste, se tutto procede a dovere, potrebbero cominciare a essere inviate già a partire da febbraio 2022. Considerando che, dopo i dovuti controlli e le verifiche necessarie per stabilire il diritto all’ottenimento della card, l’INPS dovrebbe impiegare circa 60 giorni dopo la richiesta per completare la procedura di rilascio, è probabile che i primi titolari potranno ottenere la Tessera già ad aprile del prossimo anno.
Disability card, controlli INPS e casi di smarrimento o furto
Bisognerà, dunque, attendere le successive comunicazioni dell’INPS, anche per comprendere quali saranno i passaggi da affrontare nel caso in cui, per esempio, la richiesta debba essere avanzata da un soggetto diverso rispetto al titolare dell’invalidità, per esempio nei casi di disabilità o complicazioni fisiche che implicano mancanza di autonomia.
I controlli INPS riguardo ai requisiti che danno diritto alla Tessera non avverranno esclusivamente in sede di verifica della richiesta, ma potranno essere effettuati in qualunque momento per determinare il mantenimento della card. L’Istituto potrà, quindi, procedere alla revoca della carta sia in caso di perdita dei requisiti sia in caso di non veridicità delle informazioni.
Qualora, anche dopo il rilascio della card, siano intervenuti cambiamenti, come l’entrata del soggetto in una categoria di non autosufficienza, indennità speciale o indennità di comunicazione, l’INPS provvederà a rilasciare una nuova card contenente i relativi aggiornamenti automaticamente.
Inoltre, la card dovrà essere concepita come un documento di identità. Qualora si verificasse lo smarrimento o il furto della Tessera, quindi, esattamente come si agirebbe in caso di smarrimento o furto del documento di identità, il titolare dovrà procedere con la richiesta di una nuova card. Nel caso di furto, sarà inoltre necessario sporgere denuncia alle Autorità e allegarla come documentazione al momento della nuova domanda.
INPS, arriva l’ok per assegno di invalidità e lavoro
L’arrivo della Disability card non è l’unica buona notizia per il mondo della disabilità in Italia. Negli scorsi mesi aveva sollevato indignazione e polemiche la recente comunicazione INPS che, in seguito alle sentenze della Corte di Cassazione, aveva stabilito l’incompatibilità tra assegno di invalidità e redditi da lavoro.
L’interpretazione della Corte di Cassazione, che aveva individuato nel requisito dell’inattività lavorativa un vero e proprio ostacolo alla possibilità di beneficiare dell’assegno di invalidità, aveva scatenato le opposizioni non solo delle associazioni, ma anche all’interno degli stessi partiti.
Una decisione che andava contro l’inclusione e il benessere dei soggetti affetti da invalidità per i quali l’attività lavorativa non aiuta solo in quanto integrazione economica (a fronte di un assegno mensile di soli 287 euro), ma anche a una maggiore inclusione nella società, evitando il rischio di solitudine ed emarginazione.
Con l’approvazione dell’emendamento al decreto Fiscale, volto alla risoluzione di tale, contestabile scelta, sono stati ripristinati i requisiti, e come affermato da un post del ministro del lavoro Andrea Orlando, si è finalmente corretta un’ingiustizia.
L’assegno di invalidità sarà, dunque, nuovamente cumulabile con i redditi da lavoro, ferme restando le limitazioni e le soglie di reddito previste dalla legge (4.931 euro lordi all’anno) per i soggetti tra i 18 e i 67 anni di età con una capacità lavorativa ridotta e in possesso degli altri requisiti stabiliti dalla legge.
A chiedere un immediato intervento alle forze politiche, è stata inizialmente proprio FISH con un incontro con la ministra Stefani.
Fonte: trend-online.com
09/12/2021