Rappresenta un aiuto per affrontare l’attuale pandemia e dunque un grandissimo stress emotivo che si aggiunge ad altre difficoltà già presenti nella vita quotidiana di persone con disabilità. Si chiama «Stessa strada per crescere insieme» lo sportello nazionale e regionale gratuito di consulenza psicologica telefonica per famiglie e cittadini con deficit visivo. Nato nel 2015 su iniziativa dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti con protocollo con l’Ordine Nazionale degli Psicologi, il progetto è gestito dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e dall’Irifor, Istituto di Formazione Ricerca Riabilitazione per la disabilità visiva, e si è arricchito in questo periodo di emergenza sanitaria Covid 19 organizzando un servizio su misura. Il progetto nazionale vede attualmente coinvolte 88 psicologhe e psicologi volontari su tutto il territorio nazionale suddivisi per regione, specializzati nella psicologia della disabilità visiva, che raccolgono le telefonate in questi giorni di emergenza, durante diverse fasce orarie, e dunque anche le persone con deficit visivo e loro famigliari che si trovano a Verona possono accedere a tale sportello telefonico psicologico contattando i numeri indicati al link che riportiamo di seguito: http://disabilita.governo.it/it/notizie/uici-attiva-sportello-di-ascolto-psicologico-emergenza-covid-19/. «Dalle telefonate accolte emergono molte difficoltà», sottolinea Daniele Venturini, psicologo e psicoterapeuta, coordinatore del Triveneto, una formazione anche in psicologia dell’emergenza. «Tra le paure più diffuse c’è quella del contagio in ambiente sanitario-ospedaliero, in particolare per le pers one con malattie degenerative della retina, per esempio retinopatia diabetica e occlusioni venose, che necessitano di trattamenti periodici (day hospital). È rilevante, poi, la sofferenza emotiva derivante dal fatto che il senso del tatto, insieme a quello uditivo, è quello prevalentemente usato per l’interazione col mondo circostante. E l’isolamento non permette quindi il suo utilizzo». Torna di grande attualità, dunque, il tema dell’accessibilità digitale e dell’inclusione delle persone con disabilità visiva. Proprio questo argomento era stato affrontato nel documentario della regista e giornalista Alessia Bottone, Ritratti in controluce, presentato a Verona nel 2018 e disponibile on-line. «Il video è focalizzato anche sulla necessità di ripensare e promuovere tecnologie informatiche che di fatto favoriscono l’accessibilità», spiega Bottone. «E nel periodo storico così delicato come quello che stiamo vivendo evidenzia come l’isolamento sociale possa minare e limitare l’autonomia delle persone con disabilità visiva». Diventa essenziale, quindi, riflettere sull’importanza della diffusione di audiolibri e film con audio-descrizione, ma soprattutto sull’accessibilità per le persone non vedenti ai siti web per la spesa on-line o prenotazione di visite mediche.
Fonte:L’Arena.it
21/04/2020