Isee ordinario, sociosanitario e residenziale: differenze e quando usarli per prestazioni di disabili e anziani

Isee ordinario, sociosanitario e residenziale: differenze e quando usarli per prestazioni di disabili e anziani

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Un riepilogo dei diversi Indicatori della Situazione Economica Equivalente, in relazione alle prestazioni di welfare ad essi legate

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ( ISEE), necessario per fotografare la situazione economica delle famiglie italiane, sulla base del loro patrimonio e di una scala di equivalenza che cambia in relazione a come è composto il nucleo familiare.

A COSA SERVE L’ISEE
L’ ISEE è necessario per l’accesso alle prestazioni sociali  o assistenziali la cui erogazione dipende dalla situazione economica familiare; per questo motivo l’indicatore tiene conto di particolari situazioni di bisogno, prevedendo trattamenti più favorevoli per i nuclei con tre o più figli o dove sono presenti persone con disabilità o non autosufficienti. Ricordiamo che gli ISEE elaborati nel 2020 hanno validità fino al 31 dicembre 2020. C’è inoltre la possibilità di richiedere l’ISEE corrente che, a differenza di quello ordinario,non si calcola sulla base dei redditi dei due anni precedenti, ma guarda alla situazione reddituale solo dell’ultimo anno. Può essere richiesto quando ci sia stata una variazione di lavoro, oppure del reddito percepito 8superiore al 25%) o quando vengono meno trattamenti assistenziali o previdenziali o previdenziali di un qualsiasi componente del nucleo familiare.

I DOCUMENTI PER L’ISEE
Per poter ottenere l’ISEE è necessario fornire all’INPS la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica, attraverso una serie di documenti sia di chi sta fornendo questa autocertificazione, sia dei componenti del suo nucleo familiare, ovvero:

  • documenti relativi ai redditi percepiti;
  • documenti del patrimonio mobiliare e immobiliare.
  • documentazione aggiuntiva da presentare in caso di disabilità, ovvero:

–  certificazione della disabilità (denominazione dell’ente che ha rilasciato la certificazione, numero del documento e data del rilascio);
–  certificati di eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali (nell’anno precedente la presentazione della DSU) e/o per l’assistenza personale (detratte/dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU).

VARI TIPI DI ISEE
In base alle prestazioni a cui si intende accedere, sono previsti diversi tipi di ISEE: si parte da quello standard (o ordinario), utile per la maggior parte delle prestazioni, per poi differenziarsi in base ad esse.

ISEE SOCIO SANITARIO
In particolare, per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l’ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio, le persone disabili maggiorenni possono scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario. Per esempio, una persona maggiorenne disabile non coniugata e senza figli, che vive con i genitori, in sede di calcolo ISEE può dichiarare solo i suoi redditi e patrimoni.

ISEE SOCIO SANITARIO RESIDENZE
Va ricordato innanzitutto che la retta di una RSA è formata da due voci distinte:
–  quota sanitaria, solitamente totalmente a carico del SSN
–  quota alberghiera per il pagamento della quale si richiede una partecipazione economica da parte dell’assistito o dei suoi familiari.
La dichiarazione Isee nella sua formula residenze serve proprio per stabilire l’ammontare di questo contributo.
Anche per le persone che siano ricoverate presso le RSA e RSSA (Residenze Socio Sanitarie Assistenziali). si può scegliere di optare per il nucleo più ristretto (come con l’ISEE socio sanitario) ma, in questo caso,  per il calcolo si tiene conto della condizione economica anche dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l’indicatore con una componente aggiuntiva per ciascun figlio. Tale previsione consente di differenziare la condizione economica dell’anziano non autosufficiente che ha figli in grado di aiutarlo, da quella di chi non ha alcun aiuto per sostenere le spese del ricovero.

QUALI ISEE PRESENTARE PER LE DIVERS EPRESTAZIONI
A seconda delle prestazioni è richiesta la presentazione di ISEE diversi. L’INPS ha provveduto a una comoda sintesi in tabella che trovate a questa pagina;
qui sotto invece riportiamo, ricavandole da tale tabella, solo le prestazioni che possono interessare e/o riguardare le persone con disabilità o anziane  e le loro famiglie, e i rispettivi ISEE richiesti .

ASSEGNI DI FREQUENZA – CONTRIBUTO FORMATIVO AI PORTATORI DI HANDICAP
ISEE Ordinario relativo al nucleo familiare in cui compare il beneficiario o ISEE Minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, qualora ne ricorrano le condizioni ai sensi delle vigenti disposizioni.

CONTRIBUTI PER HANDICAP GRAVE E PER GRAVE MALATTIA
ISEE Ordinario o ISEE Sociosanitario con indicazione di nucleo ristretto (qualora si opti per tale scelta);

CONTRIBUTO AI PENSIONATI NON AUTOSUFFICIENTI
ISEE Ordinario o ISEE Sociosanitario con indicazione di nucleo ristretto (qualora si opti per tale scelta); il valore ISEE da utilizzare è quello riportato in attestazione nella tabella “Prestazioni socio sanitarie (escluse le residenziali) per persone maggiorenni e corsi di dottorato” per il beneficiario della prestazione

CONTRIBUTO PENSIONATI NON AUTOSUFFICIENTI EX ENAM
ISEE sociosanitario residenze

RESIDENZIALITÀ RSA
ISEE Sociosanitario-Residenze con indicazione del nucleo ordinario o del nucleo ristretto (qualora si opti per tale scelta); il valore ISEE da utilizzare è quello riportato in attestazione nella tabella “Prestazioni socio sanitarie residenziali per persone maggiorenni” per il beneficiario della prestazione.

Fonte: disabili.com

22/08/2020