Teorizzato già negli Anni Ottanta, ma non ancora diffuso nel nostro Paese, il Disability Management può semplicemente essere definito come un modo per conciliare il diritto all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e dei malati cronici con le esigenze di efficienza delle imprese. Se ne parlerà il 25 gennaio durante un seminario a Milano, appuntamento utile a sviluppare ulteriormente una cultura aziendale che non percepisca l’assunzione delle persone con disabilità soltanto come un mero obbligo, anche alla luce delle nuove norme sul collocamento obbligatorio.
MILANO. Lo avevamo ampiamente spiegato a suo tempo: il Disability Management – teorizzato per la prima volta negli Anni Ottanta – può semplicemente essere definito come un modo per conciliare il diritto all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e dei malati cronici con le esigenze di efficienza delle imprese, una necessità economica, dunque, ma anche un sistema per soddisfare l’insopprimibile bisogno di identità e inclusione attraverso e nel lavoro.
Si tratta di una pratica già presente da tempo in Paesi come gli Stati Uniti e il Canada, mentre non è ancora così diffusa in Italia.
Si intitolerà proprio Disability Management. La gestione della disabilità sul luogo di lavoro, il seminario in programma per il 25 gennaio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Largo Gemelli, 1, ore 9), a cura della stessa, in collaborazione con l’Agenzia per il Lavoro Synergie e con il patrocinio della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager).
«Ci sembra quanto mai opportuno parlare di disability management – spiega Palma Marino Aimone, consulente HR (Risorse Umane), Normativa e Costo del Lavoro, diversity e disability manager, socia della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), oltreché realtrice dell’incontro di Milano – al fine di contribuire allo sviluppo di una cultura aziendale che non percepisca l’assunzione delle persone con disabilità soltanto come un mero obbligo. Ed è particolarmente importante farlo oggi, alla luce delle nuove norme relative al collocamento obbligatorio, in vigore proprio da questo mese di gennaio».
Oltre a Marino Aimone, interverranno al seminario – che prevede anche un saluto di Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDIMA – Fabrizio Cappelletti, referente del Servizio Integrazione Studenti con Disabilità e studenti con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) dell’Università Cattolica di Milano, Silvia Bruzzone, avvocato e direttore dell’Osservatorio Chronic Diseases and Work, Consuelo Battistelli, diversity engagement partner per IBM Italia e Antonia Del Vecchio, psicologa, psicoterapeutica e referente della specializzazione Synergie 68. (S.B.)
Fonte: Superando.it
25/01/2018