CIVEZZA. “Alla ripresa come muovermi in sicurezza?”. A parlare dell’esperienza di una persona che si sente doppiamente isolata è Vittorino Biglia, referente ligure dell’Unione italiana ciechi, che abita a Civezza, paese alle spalle di San Lorenzo.
Il pensionato, 60 anni, vive con il suo cane guida Spritz, Labrador dal pelo nero, e la femmina di Labrador Penelope, che è stata suo cane guida ma ora è in «pensione» per una retinopatia degenerativa. Nel 2016 sono stati premiati a Camogli durante un evento dedicato alla fedeltà. Dice: «Ormai ho già trascorso una cinquantina di giorni fuori dal mondo che mi circonda insieme a Spritz, il mio angelo nero a quattro zampe, e la bionda Penelope. Sono non vedente da moltissimo tempo e in questo periodo ho dovuto cambiare ritmi e abitudini. L’adorato parco dei miei cagnoloni è stato chiuso per garantire un giustificato contenimento. Esco regolarmente dalla mia abitazione per far espletare i loro bisogni ma sono sempre uscite rapide e limitate anche nelle poche aree verdi disponibili nei dintorni. Dall’inizio della quarantena, l’8 marzo, non sono più usciti per una passeggiata in città, salito sui mezzi pubblici, frequentato locali e ambienti che il mio cane guida conosce conducen domi alla perfezione. Quando esco di casa c’è un silenzio surreale, nemmeno i soliti amici a quattro zampe abituali ci sono più».
E poi, i dubbi sul futuro: «Presto ci sarà la fase 2, si dovrà rispettare la distanza di almeno un metro. Una domanda: assieme a Spritz mi chiedo come faremo svolgere il lavoro d’accompagnamento come sempre? Alla ripresa come farò a muovermi in sicurezza? Non potrò mantenere le distanze prefissate e controllare quello che avverrà intorno a noi. Il mio cane guida non è un architetto, e nemmeno geometra. Ha un comportamento razionale in base all’addestramento che ha ricevuto, il suo compito è segnalare barriere e ingombri, ma non potrà prevenire eventuali trasgressioni di regole ora scontate ma non valide nel 2016 durante il suo addestramento a Limbiate. Confido nell’aiuto di chi incontreremo. Il mio cane guida mi ha permesso di riconquistare l’autonomia, non posso privarmi dell’indipendenza».
Fonte: La Stampa.it
02/05/2020