L’Abruzzo fa da cavia al sistema “Immuni”

L’Abruzzo fa da cavia al sistema “Immuni”

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Intanto, il ministero dell’Innovazione ha pubblicato il codice sorgente dell’app «delle versioni iOS e Android, il sistema di notifica delle esposizioni al virus Covid-19 che aumenterà precisione e tempestività nel ricorso a misure di prevenzione e cura». Dai documenti si vede il logo dell’app, un omino bianco in un cerchio blu.
Il codice sorgente è il profilo dell’app espresso nel linguaggio informatico di programmazione. La sua pubblicazione, con il link presente sul portale del dicastero, rappresenta un’altra tappa del percorso che guarda al lancio di “Immuni”.
Ma di cosa si tratta? “Immuni”, sviluppata dall’italiana Bending Spoons, è un’applicazione che serve per tracciare i contatti dei soggetti che risultano positivi al virus ed è uno dei punti chiave della fase 2 dell’emergenza messa a punto dal governo. Potrà essere scaricata su base volontaria e gratuitamente. L’app si basa sulla tecnologia Bluetooth low energy (Ble) che consente agli utenti di tenere un forte controllo sui propri dati. I contatti avuti con altre persone vengono tracciati, ma restano “bloccati” nello smartphone dell’utente. Immuni conserva i dati assegnando un codice identificativo temporaneo, fino a quando non si ha la certezza che la persona che l’ha installata sul proprio cellulare è risultato positivo al tampone. Il malato può dare il consenso al trattamento dei dati permettendo di rintracciare le persone con cui ha avuto contatti nei giorni precedenti e ricostruendo la cronologia dei suoi spostamenti. Secondo il ministero, la soglia di efficacia dell’applicativo si inizierà ad avere quando almeno il 60% degli italiani l’avrà scaricato e attivato sul proprio smartphone.
Non mancano le polemiche politiche. «Leggo che alcune Regioni si lanceranno nella sperimentazione dell’app. Spero sia una svista perché forse non hanno avuto l’occasione di leggere la relazione Copasir. Non la scaricherò»: così il presidente della commissione Telecomunicazioni della Camera, Alessandro Morelli.
Fonte: ilcentro.it
27/05/2020