Roma – Nei giorni scorsi a Roma una delegazione dell’Unicef ha incontrato il ministro della Salute Orazio Schillaci: focus in particolare il tema della salute mentale dei bambini e dei giovani in Italia e la consegna di oltre 21.000 adesioni raccolte per la petizione Unicef “Salute per la mente di bambini e adolescenti”.
La delegazione dell’Unicef era composta da Regina De Dominicis, direttore regionale Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale, Nicola Dell’Arciprete, coordinatore in Italia dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale, Paolo Rozera, direttore generale Unicef Italia e Andrea Iacomini, Portavoce dell’Unicef Italia.
In questa occasione l’Unicef ha idealmente consegnato al ministro le oltre 21.000 adesioni raccolte per la petizione Unicef “Salute per la mente di bambini e adolescenti” per chiedere azioni a sostegno del benessere psicosociale e della salute mentale di bambine, bambini e adolescenti. Secondo gli ultimi dati Unicef più di 11 milioni di bambini e giovani nell’Unione Europea soffrono di problematiche legate alla salute mentale. Gli adolescenti hanno maggiori probabilità di essere esposti a ansia e depressione, che colpiscono un quinto dei giovani tra i 15 e i 19 anni.
L’Unicef è presente in Italia dal 2016 attraverso il suo Ufficio Regionale per l’Europa e l’Asia Centrale (Ecaro). Durante l’incontro, è stata sottolineata l’importanza della collaborazione nel piano d’azione della Garanzia per l’Infanzia, con un focus su salute mentale, disabilità e educazione sessuale.
L’Unicef ha offerto il proprio supporto tecnico per implementare programmi e attività sulla salute mentale, con particolare attenzione alle disparità regionali e all’accesso ai serviziù primari. Si è sottolineata l’importanza di questo lavoro per affrontare la povertà minorile e l’esclusione sociale, soprattutto nel Sud Italia e con particolare attenzione a giovani e adolescenti migranti e rifugiati. Infine, si è evidenziata la necessità e l’impegno a migliorare l’accesso ai servizi sanitari riproduttivi per giovani rifugiati e migranti in Italia. Altri temi dell’incontro sono stati: la creazione del Tavolo Tecnico Permanente sulla salute mentale della fascia 0-18 anni, previsto dal Piano di azione nazionale garanzia infanzia; l’incontro dei tecnici del ministero della Salute con le ragazze e i ragazzi dello Youth Advisory Board – Yab (l’ultimo è avvenuto a Napoli a settembre 2023); il lavoro dell’Unicef insieme con la Commissione Europea – Dg Reform per supportare la richiesta di supporto tecnico avanzata dalle autorità italiane in merito al rafforzamento dei servizi integrati di supporto psico-sociale e di salute mentale per la popolazione minorile; Il lavoro svolto dal ministero della Salute congiuntamente al ministero dell’Interno per delineare le procedure di presa in carico dei soggetti portatori di vulnerabilità tra la popolazione migrante e rifugiata in arrivo.
L’Unicef, in linea con le ultime raccomandazioni all’Italia del Comitato Onu sui diritti dell’infanzia, ha ricordato al ministro l’importanza di garantire, consolidandone la diffusione, i servizi di prevenzione e sostegno psicologico nei contesti educativi e comunitari per tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti che ne hanno bisogno, con un’attenzione particolare ai contesti vulnerabili. Investire maggiormente e a lungo termine sui servizi di salute mentale è una priorità, considerato che in Italia la spesa pubblica per questo settore è tra le più basse d’Europa.
L’Unicef Italia inoltre ha presentato al ministro la richiesta di aggiornamento della lista delle Patologie dello Screening Neonatale e una serie di proposte per implementare e attuare il Programma Unicef “Insieme per l’Allattamento” per promuovere e sostenere una cultura dell’allattamento su tutto il territorio nazionale.
Fonte: Superabile.it
12/03/2024