La Manovra 2020 prevede spese complessive per 30 miliardi di euro, in parte finanziate in deficit (14,4 miliardi di euro), in parte con maggiori entrate per 15 miliardi, di cui 6,5 miliardi provenienti da misure contenute nel Dl Fiscale e 8,5 miliardi individuate nel Disegno di Legge Bilancio. E’ quanto emerge dalla bozza di sei pagine inviata con la lettera di risposta ai chiarimenti chiesti da Bruxelles.
Con la Manovra arriva un sostegno concreto per le famiglie: un fondo da 2 miliardi per i prossimi 3 anni, con una dote aggiuntiva di 500 milioni, per finanziare l’assegno unico da 400 euro al mese. Il sostegno, studiato per sostenere genitorialità e nascite, attua un riordino completo delle misure a favore delle famiglie e ricomprende gli attuali bonus nascite, bebé e voucher asilo nido. Sarà corrisposto in base al reddito e consentirà alle famiglie di coprire il costo degli asili nido, fino ad azzerarlo completamente per i nuclei a basso reddito.
E per i giovani studenti, viene confermato il bonus cultura anche nel 2020, seppur in misura ridotta. Per i 18enni sono stati stanziati 160 milioni invece dei 240 milioni del 2019. Ma l’assegno resterà invariato a 500 euro, dal momento che questa misura ha avuto un minor tiraggio in passato, producendo risparmi.
Assieme alle famiglie anche gli anziani. E’ prevista una rivalutazione delle pensioni tra i 1.500 e i 2.000 euro lordi per 2 milioni e mezzo di persone.
Istituiti 3 fondi per le disabilità con una dotazione di 100 milioni nel 2020, 265 nel 2021 e 478 nel 2022. Fondi dedicati alla tutela del diritto al lavoro, al trasporto delle persone con disabilità ed ai “care giver” che offrono assistenza alle persone disabili.
Il taglio del cuneo fiscale riguarderà 14 milioni di lavoratori, i 9,4 milioni con redditi da 8 mila a 26.6000 euro, già percettori del Bonus Renzi, ed altri 4,5 milioni di lavoratori con redditi tra i 26.600 e i 35.000 mila euro
Per contro, viene introdotto un graduale azzeramento delle detrazioni Irpef al 19% per i contribuenti con redditi superiori ai 120 mila euro, con un graduale azzeramento a quota 240 mila euro. Un azzeramento selettivo che non toccherà le spese sanitarie, ma una serie di altre spese come quelle per il veterinario, le spese per lo sport e l’università per i figli a carico.
Tante le microtasse per complessivi 5 miliardi: dalla tassa sugli imballaggi di plastica (1 euro per chilogrammo) a partire da giugno 2020, alla sugar tax sulle bibite gasate. Arriva la tassa sul fumo, sia per le sigarette elettroniche (160 milioni) sia per le classiche bionde (oltre 45 milioni). E ancora, previsto un aumento della cedolare secca al 12,5% dal 10%.
Confermato lo stop dal 2021 alle agevolazioni sul gasolio, utilizzato per il trasporto di merci e passeggeri dei veicoli di categoria Euro3 ed Euro4. La tassa sui giochi dovrebbe portare un gettito di 499 milioni.
Fonte: Il Messaggero.it
25/10/2019