Occupazione disabili: nuove azioni per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

Occupazione disabili: nuove azioni per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

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Tra le misure di sostegno all’occupazione delle persone con disabilità, il nuovo accordo tra Anffas e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro

Per le persone con disabilità trovare un lavoro è ancora una questione complicata. Passi avanti sono stati fatti rispetto ad anni fa, ma i numeri dell’occupazione ci dicono che bisogna fare di più. I dati Istat del 2022 riportano una percentuale di persone con disabilità occupate (nella fascia 15-64 anni) che si attesta sul 33,5%, contro il 60,2% delle persone senza limitazioni.

LE POLITICHE ATTUALI
A conferma che la questione è all’attenzione delle istituzioni, per rafforzare l’ingresso delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, le politiche nazionali hanno recentemente introdotto incentivi occupazionali, e posto la questione tra gli obiettivi della riforma della disabilità, attraverso la Legge delega in materia di disabilità (L.227/2021).

L’ACCORDO
In questo contesto si inserisce anche la recente iniziativa che ha visto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’ANFFAS (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo) unire le forze, ufficializzando la collaborazione firmando un accordo che mira a garantire alle persone con disabilità il pieno accesso alle opportunità lavorative e l’inserimento al lavoro, nel rispetto delle loro competenze specifiche.
I promotori fanno sapere che le parti si sono impegnate a diffondere e implementare gli strumenti – come l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro – e le politiche di contrasto all’emarginazione e a sostegno delle fasce sociali più deboli e a maggior rischio di marginalizzazione sociale, con particolare riferimento alle persone con disabilità e alle loro famiglie, anche al fine di individuare ulteriori forme di assistenza e di interlocuzione istituzionale.

I COMPITI
Ciascuno secondo le proprie competenze e raggio d’azione agirà per raggiungere l’obiettivo dichiarato di facilitare l’ingresso delle persone disabili disoccupate nel mondo del lavoro.
In particolare, il Consiglio Nazionale dell’Ordine, per il tramite della Fondazione Consulenti per il Lavorofarà conoscere le opportunità legate all’assunzione delle persone con disabilità, fornendo formazione specifica alle aziende e ai Consulenti che operano nei territori, affinché diventino l’anello di congiunzione tra chi cerca e offre lavoro.
Anffas Nazionale APS, invece, individuerà le persone con disabilità e le persone in condizione di emarginazione sociale ed economica da accompagnare nel percorso di inserimento lavorativo e promuoverà l’iniziativa in tutte le sue sedi in Italia, offrendo supporto agli enti aderenti per l’avvio del progetto a livello locale.

VALORIZZARE LE UNICITA’
Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Rosario De Luca, ricorda come le politiche nazionali vadano supportate: “Occorre intensificare l’opera di sensibilizzazione per contrastare discriminazioni e garantire pari opportunità, ad esempio incentivando l’adozione di pratiche inclusive nelle aziende e potenziando percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro. Lo scopo deve essere quello di valorizzare le abilità di ogni persona, senza distinzioni. Solo così potremo garantire un vero cambiamento”, ha aggiunto.

DIRITTO AL LAVORO E DISABILITÀ
“Lavorare è per ogni cittadino un diritto-dovere e questo vale anche per le persone con disabilità, cittadini al pari degli altri” afferma Roberto Speziale, Presidente Nazionale Anffas. “Purtroppo ancora oggi, nonostante si tratti di un diritto sancito sia dalla nostra Costituzione che dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il lavoro è un miraggio per molte persone con disabilità ed in particolare per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, frequentemente vittime di pregiudizi e stereotipi legati alle loro capacità. Invece – ha aggiunto – sono proprio loro a chiedere a gran voce un lavoro vero al fine di essere cittadini attivi e poter dare il proprio contributo alla società come tutti. Con questa nuova iniziativa poniamo un altro tassello importante per il contrasto di tali discriminazioni e per promuovere una nuova consapevolezza circa le potenzialità di tutte le persone con disabilità in ambito lavorativo”.

Fonte: Disabili.com

21/09/2024