Per alcune persone con disabilità è materialmente impossibile rispettare il distanziamento e indossare i DPI: le famiglie lo segnalavano già nella “fase 1”
Con l’avvio della Fase 2, quella scattata il 18 maggio scorso, sono state introdotte delle deroghe per le persone con disabilità, accogliendo le richieste che da tempo le famiglie avevano fatto, nel segnalare l’impossibilità in taluni casi di far rispettare le regole di distanziamento alle persone disabili e/o loro assistenti.
Ebbene, ora è messo nero su bianco che il distanziamento di un metro può non essere rispettato in alcuni casi, come pure l’obbligo di indossare la mascherina, che già era stato limitato dal 4 maggio nel caso di incompatibilità con la condizione di disabilità.
Vediamo cosa è previsto.
DISTANZIAMENTO DI 1 METRO
Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale, problematiche psichiatriche o comportamentali, o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre la distanza di sicurezza anche al di sotto di 1 metro con i propri accompagnatori o operatori di assistenza (siano essi lavoratori volontari e non, parenti, conoscenti etc) nei luoghi pubblici al coperto e non.
Lo prevede l’art. 9 del DPCM 17 maggio 2020.
OBBLIGO DI MASCHERINA
Dal 4 maggio 2020 è obbligatorio proteggere le vie respiratorie in tutti i luoghi pubblici al coperto, compresi i mezzi di trasporto, e comunque in ogni situazione in cui non sia possibile rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro. E’ possibile utilizzare anche mascherine confezionate in casa artigianalmente.
Possono farne a meno i minori di 6 anni e le persone che hanno una disabilità incompatibile con l’uso della mascherina. Possono farne a meno anche gli accompagnatori e gli operatori di assistenza se il tipo di disabilità è incompatibile con l’uso della mascherina.
Lo prevede l’art. 3 del DPCM 26 aprile 2020.
Fonte: Disabili.com
23/05/2020