Porto Recanati, un piano contro le barriere architettoniche

Porto Recanati, un piano contro le barriere architettoniche

PORTO RECANATI. Abbattimento totale delle barriere architettoniche. E’ quello a cui punta Piergiorgio Toschi, assessore all’urbanistica con delega al demanio. Una Porto Recanati fruibile a 360 gradi anche per i portatori di handicap con problemi di deambulazione. Ed ecco mettere a bilancio l’acquisto di una carrozzina in grado di accompagnare il portatore di handicap fino a riva e permettere a chi è in difficoltà di fare tranquillamente un bagno a mare. Ma non solo, Toschi acquista anche oltre 50 metri di pedane di accesso proprio per le carrozzine.

Un anno di studio.
« E’ un anno che lavoriamo con gli uffici a questo progetto- spiega l’assessore- Finalmente siamo riusciti ad acquistare sia la carrozzina, con una spesa di circa mille euro, sia le pedane, con un impegno di altri 3 mila 500 euro. E’ di vitale importanza che chi ha problemi di deambulazione possa frequentare le nostre spiagge. Entrambi le attrezzature verranno posizionate sulle spiagge libere e saranno in uso da inizio stagione» garantisce Toschi. L’assessore si era messo al lavoro sin dallo scorso anno ricercando le migliori aziende sul mercato in grado di offrire a costi contenuti le attrezzature richieste. «Da inizio stagione sulle spiagge libere posizioneremo anche una cartellonistica nuova e fissa. Non più amovibile come quella posizionata fino alla scorsa estate. Sui cartelli sarà indicata bene la spiaggia libera dotata di carrozzina e di pedana» prosegue Toschi. «Porto Recanati ha un bacino di visitatori enorme durante la stagione estiva e molti di questi hanno problemi di handicap. Mi sembra doveroso, nei confronti di chi sceglie di trascorrere le vacanze nella nostra città, di offrire i servizi necessari per raggiungere la spiaggia. Chi viene lo fa per ammirare il nostro mare e noi vogliamo si senta il più a suo agio possibile». Toschi sta pensando anche alla realizzazione di alcuni bagni sulle spiagge libere per i disabili.

Fonte: Corriere Adriatico

16/01/2018