L’invocazione arriva da Giovanni De Piero: «Non si possono lasciare sole, stanno vivendo un momento di grande difficoltà».
SACILE. Sos per tutti gli alunni disabili e le loro famiglie a Sacile: Giovanni De Piero, responsabile regionale del “Progetto Spilimbergo” ha lanciato l’appello. «L’emergenza sanitaria ha chiuso le scuole per tutela della salute, ma tante famiglie sono in grande difficoltà con i figli diversamente abili – dice De Piero -. Manca l’assistenza degli insegnanti di sostegno e degli educatori comunali delle cooperative sociali, che le scuole aperte invece garantiscono da anni. Tanti bimbi disabili vivono una situazione drammatica: isolati in casa e senza importanti relazioni sociali». La didattica a distanza non basta. «La richiesta è potenziare i supporti – aggiunge De Piero, dando voce ai genitori degli alunni disabili – per evitare che una crisi sanitaria generale colpisca doppiamente le fasce deboli. Tante cooperative sociali hanno attivato la cassa integrazione per gli educatori e questo è un altro blocco per l’assistenza». L’inclusione e l’integrazione scolastica dalle scuole dell’infanzia alle superiori è un’eccellenza raggiunta nelle aule liventine. «Questo patrimonio non può andare perduto – invoca De Piero -. Gli enti locali si attivino per sostenere le famiglie in questo particolare frangente di una crisi che si annuncia lunga». L’Anffas ha chiesto interventi mirati a domicilio. «Il rischio è quello che i progressi raggiunti con enormi sforzi dalle famiglie, dagli operatori, dalle scuole si possano di colpo arrestare a causa della brusca interruzione della frequenza scolastica – segnalano gli operatori dell’associazione -. La limitazione delle relazioni sociali e la necessità anche di offrire una forma di sollievo alle famiglie si deve risolvere». Sono stati predisposti i moduli per presentare la richiesta di attivare dei servizi alternativi a livello socioassistenziale e scolastico. «Due moduli da compilare si scaricano dal sito web dell’Ufficio scolastico Fvg – ecco le indicazioni del sindacato scuola Flc-Cgil -. Si devono presentare all e scuole e Comune per chiedere supporti a domicilio e nei centri rimasti aperti. Si chiede la garanzia, durante il periodo di chiusura delle aule, della piena fruizione del diritto alla didattica a distanza. Poi si può sollecitare anche l’attivazione dei servizi scolastici, con assistenza per l’autonomia e la comunicazione». La domanda vale per tutti gli alunni disabili.
Fonte: Messaggero Veneto
30/03/2020