Stretta sulle vaccinazioni e introduzione dell’obbligo di Green Pass per entrare nei negozi, tra le misure introdotte per arginale la crescita esponenziale dei contagi
Il 5 gennaio scorso è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un nuovo decreto legge contenente Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole. L’obiettivo è quello di rallentare la curva di crescita dei contagi e proteggere le categorie maggiormente esposte e a rischio di ospedalizzazione, dal momento che le strutture sanitarie iniziano ad essere in difficoltà.
Tra le novità più importanti, l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione per tutte le persone a partitre dai 50 anni indipendentemente che lavorino o meno.
Il decreto prevede quindi alcune misure riguardanti:
– Obbligo vaccinale
– Obbligo di Green Pass per accedere ad alcune attività
– Nuove regole per le scuole in caso di contagi
– Promozione dello smart working per il lavoro
OBBLIGO VACCINALE
Per quanto riguarda il vaccino anti Covid, questo viene reso obbligatorio, dall’8 gennaio 2022, per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Questo significa che se non ci si vaccina entro il 1 febbraio 2022 si rischia una multa di 100 euro.
Inoltre, dal 15 febbraio il Green Pass Rafforzato (quello ottenuto con vaccinazione e guarigione, e non più con tampone negativo, ndr) verrà richiesto obbligatoriamente per l’accesso al lavoro di lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età. Chi è al lavoro senza green pass incorre in una multa da 600 euro a 1500 euro.
Così come per il personale scolastico, viene esteso l’obbligo vaccinale senza limiti di età anche al personale universitario.
GREEN PASS
Sarà necessario esibire il Green Pass base (ottenibile con vaccinazione o con tampone negativo, ndr)per accedere ai servizi alla persona e a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali – ovvero negozi – esclusi i negozi che vendono alimentari, le farmacie e quelli che «soddisfano le esigenze essenziali e primarie della persona».
SCUOLA
Considerato l’aumento dei casi tra i più piccoli, il decreto ha messo mano anche alle regole per la gestione dei casi di positività a scuola, a partire dall’asilo fino alle superiori, con regole diverse:
Scuola dell’infanzia
A partire da un solo caso di positività è prevista la sospensione delle attività per dieci giorni.
Scuola primaria (Scuola elementare)
Con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).
Con due o più casi positivi in classe scatta la didattica a distanza (DAD) per dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc)
Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
Con due casi di positività in classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
SMART WORKING
E’ stata adottata una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
Fonte: Disabili.com
08/01/2022