L’Aquila, nove anni dopo il sisma la protesta dei disabili: “Si ricostruisce, ma restano le barriere architettoniche”
Massimo Prosperococco, rappresentante della rete delle organizzazioni locali per i disabili, denuncia una situazione in cui “i fondi pubblici usati per far rinascere la città non tengono conto delle esigenze di chi ha difficoltà di movimento”. E ancora l’Ufficio speciale per la ricostruzione non ha la figura del Disability manager. L’AQUILA. Nove anni dopo il sisma de l’Aquila (6 aprile 2009), la ricostruzione non è ancora “una faccenda per disabili”. A denunciarlo a ilfattoquotidiano.it è Massimo Prosperococco, dipendente con distrofia muscolare dell’Università degli studi del l’Aquila, per la quale si occupa di comunicazione sui social network e di grandi eventi, come la Notte dei ricercatori dell’Ateneo. “Le istituzioni ci hanno dimenticato. Sono stati spesi miliardi di euro per la ricostruzione, … Continued